domenica 29 Maggio 2022
Il Secolo XIX , storico quotidiano genovese appartenente al gruppo GEDI, ha dichiarato uno stato di agitazione protestando contro l’editore per una montagna di cose.
” Mancato rispetto del contratto nazionale, eccessivi carichi di lavoro e la mancata risposta, al momento, alla richiesta di due nuove assunzioni per ripristinare l’organico redazionale alla fine degli ammortizzatori sociali sono tra i principali motivi che hanno portato allo stato di agitazione dei giornalisti che ormai dal 2013 devono fare i conti con pesanti decurtazioni dello stipendio dovute, principalmente, a contratti di solidarietà e cassa integrazione.
Per i giornalisti de Il Secolo XIX, per i quali il quotidiano – sia in forma cartacea che digitale – continua ad essere un’opera dell’ingegno collettivo, tutto questo è inaccettabile. Gli ultimi rifiuti da parte dell’Azienda rappresentano l’ennesimo colpo all’autonomia e alla qualità del giornale che con sacrifici, negli anni, giornalisti e poligrafici hanno difeso con forza sino ad oggi. Quanto descritto – con corrispondenti e collaboratori pagati la miseria di 3 euro per un articolo pubblicato sul web – non si verifica in realtà editoriali semisconosciute ma accade oggi nel principale gruppo editoriale italiano: Gedi.
I giornalisti del Secolo XIX chiedono rispetto per tutti i lavoratori di questo quotidiano che fornisce all’intero gruppo contenuti e contributi di qualità ed è la voce di Genova e della Liguria da oltre 130 anni. La redazione del Secolo XIX, che ha dato pieno mandato al Cdr il quale resta disponibile a sedersi nuovamente al tavolo con l’Azienda, chiede rispetto anche per i propri lettori e per un territorio che ha subito eventi drammatici e crisi occupazionali e non vuole vedere affievolire la luce del suo giornale”.
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