It’s snowing in Taormina
C’è un aspetto che apprezzo delle musiche di Natale: si ascoltano in un periodo limitato di tempo, diciamo una ventina di giorni. Già a Santo Stefano, senti che la cosa incomincia a stonare. Nessun altro tipo di musica ha una connotazione di tempo così precisa.
Si può essere estremamente cool ascoltando le Passioni di Bach la domenica di Pasqua, ma anche in una nebbiosa giornata autunnale possiamo godere senza problemi di quei capolavori.
Ascoltare invece Adeste Fideles sulla spiaggia di Taormina ad Agosto mi da qualche squilibrio ormonale.
E da sempre mi sono chiesto come facciano dall’altra parte del mondo a vivere il Natale al caldo, andando in giro sotto il sole con una cabriolet e addobbando l’albero in giardino, tra un tuffo in piscina e l’altro.
Ma, spesso, tra le cose che capitano a chi traffica coi suoni, c’è proprio il fatto di scrivere un qualcosa dovendoti immaginare tutto: neve compresa.
Leggenda vuole che, tra i brani entrati a far parte dello sterminato repertorio musicale natalizio, il pezzo “Let it snow! Let it snow! Let it snow!” sia stato scritto da Jule Styne e Sammy Cahn nell’estate del 1945 in California, e più precisamente nel giorno più caldo di quell’estate di Hollywood. Bravi bravi, visto il successo di questo pezzo.
Qualche mese prima del Natale 2005, mi sono ritrovato un po’ per scherzo – mai fare scommesse con gli amici – a registrare un album di musiche natalizie per piano solo.
Buon Natale a tutti voi, of course.
Dall’album “Christmas Tunes” di Cesare Picco (Edel 2006)
“Let it snow! Let it snow! Let it snow!” (S.Cahn/J.Styne)