Le copertine hollywoodiane di Vanity Fair
Vanity Fair ha pubblicato sul suo sito la copertina del numero di marzo, lo speciale dedicato a Hollywood e agli Oscar. È stata realizzata da Annie Leibovitz e raffigura dieci attori e attrici del momento, tra cui Amy Adams, Channing Tatum, Reese Witherspoon, Felicity Jones e Benedict Cumberbatch. Lo speciale di Hollywood di Vanity Fair è sempre molto atteso e la copertina – che si estende su tre pagine pieghevoli – consacra di fatto le star del momento. È una consuetudine piuttosto recente: risale al 1995, quando il direttore dell’edizione americana, Graydon Carter, dedicò il numero di aprile al mondo di Hollywood per festeggiare i 100 dalla nascita del cinema (il primo film venne girato e proiettato a pagamento dai fratelli Lumière nel 1895). La copertina venne affidata anche allora ad Annie Leibovitz, che fotografò dieci giovani e promettenti attrici con addosso solo biancheria intima (tranne Gwyneth Paltrow, che portava invece un abito da sera).
Probabilmente Carter aveva in mente un omaggio estemporaneo, ma la cosa funzionò e da allora lo speciale su Hollywood è uscito ogni anno, anticipato a marzo per farlo coincidere con la cerimonia degli Oscar, di febbraio. Le copertine sono state quasi sempre realizzate da Leibovitz e hanno una composizione piuttosto ricorrente: una sfilza di attori vestiti in modi più o meno eleganti, e in pose più o meno naturali. Ci sono state copertine di sole donne e di soli uomini, ambientate in set elaborati o minimali, con un massimo di 15 attori e un minimo di due, e nel 2007 sono spuntati anche i pinguini. Soltanto nel 2009 la copertina hollywoodiana ha lasciato spazio a una foto di Barack Obama, eletto presidente qualche mese prima.
Oltre a sancire gli attori del momento, le copertine di Vanity Fair sono considerate uno specchio del mondo di Hollywood, e per questo sono state più volte criticate per gli stereotipi razzisti e di genere. Scorrendole si nota subito che le donne sono mediamente più giovani, svestite e in pose sexy rispetto agli uomini, più vecchi, con abiti e atteggiamenti più informali e divertiti. A questo proposito l’immagine più stridente è quella del 2006, con Scarlett Johansson e Keira Knightley ritratte nude insieme allo stilista e regista Tom Ford, completamente vestito. A Vanity Fair spiegarono che Ford era stato invitato come ospite sul set, e Leibovitz lo aveva invitato a posare con le due attrici per gioco, una volta finito il lavoro. Poi la foto venne bene e finì in copertina.
L’altra grossa polemica si deve alla scarsa rappresentanza di attori e registi neri, latini, o di etnie diverse da quella bianca. Su venti copertine, tre presentano due attori neri, in dieci ne compare uno solo, in sei nemmeno uno. La copertina del 2014 è stata una piccola svolta, con sei attori neri su dodici. Inoltre dei tre attori presenti sulla copertina vera e propria, due sono neri: Idris Elba e Chiwetel Ejiofor, insieme a Julia Roberts. Quello speciale ha venduto soltanto 269.903 copie, il numero più basso degli ultimi cinque anni, abbastanza deludente se confrontato alle oltre 402.200 dello speciale più venduto, quello del 2011 (con due attori neri in copertina). Per questo motivo la copertina del 2015 è già stata criticata come un deludente passo indietro: raffigura soltanto un attore nero, David Oyelowo di Selma (candidato come Miglior film) e un attore latino, il guatemalteco Oscar Isaac (protagonista di A Most Violent Year, che molti ricorderanno per A proposito di Davis dei fratelli Coen).