Sta arrivando Apple Pay in Italia
C’è una gag ricorrente tra me e Pilli, il mio barista-spacciatore-di-caffè preferito. Anzi, due. Una riguarda le sue magliette, ognuna di una band diversa e ne ha un milione (ne conoscessi una: la gag è proprio questa, che ogni volta mi sforzo ma non ne ho mai sentito parlare) e l’altra riguarda il pagamento. Perché faccio colazione in un posto dove si può pagare con il bancomat (stiamo parlando di caffè+brioche=2,20 euro) senza che nessuno si metta le mani nei capelli. E qui la cosa si fa più interessante.
Un po’ di tempo fa è venuto fuori che si poteva pagare con il Bancomat contactless: il simbolino sul pezzetto di plastica che sembra quello del WiFi indica che il bancomat è abilitato e lo stesso ci deve essere anche sul terminale. A quel punto Pilli batte l’ammontare, io sfioro il sopra del Bancomat con il mio pezzo di plastica e, magia degli NFC, il pagamento viene effettuato. Non ti devono neanche dare la ricevuta perché arriva un SMS. A me piace perché non mi riempie le tasche di monetine e posso controllare meglio come spendo i soldi perché finisce tutto nell’estratto conto del mio CC.
Siccome indosso quasi sempre l’Apple Watch e ho un iPhone di ultima generazione, continuo a dire che presto arriverà anche Apple Pay e non dovrò più neanche portarmi dietro il Bancomat. Il sogno di uscire senza portafoglio di casa e poter fare tutto con il telefonino o addirittura l’orologio. La gag è chiedere se è arrivato Apple Pay e posso pagare con l’orologio, per sentirmi immancabilmente dire che no, non è ancora arrivato.
Oggi si è accesa una luce di speranza. Apple Pay è stato annunciato per l’Italia. Era da un po’ che doveva arrivare: dodici nuovi paesi inclusa l’Italia entro il 2017 grazie agli accordi che hanno prima portato i Visa Token Service in Europa e poi quelli con Apple. Adesso si tratta solo di capire quali banche e quali circuiti di carta di credito lo supportano. Le prime informazioni parlano di Unicredit, Carrefour Banca e il servizio di pagamento Boon per quanto riguarda i Bancomat ma poi ci sono le carte Visa e Mastercard per le carte di credito.
È una rivoluzione piccola, probabilmente ma lo stesso interessante: il sistema dei pagamenti di questo tipo, siano essi fatti nei negozi fisici che online (con Apple Pay si può pagare anche su Apple Store, nelle app e nei siti web che lo supportano), è quello che sta cambiando faccia al nostro sistema economico. Ha già avuto notevoli conseguenze sul sistema bancario e probabilmente continuerà ad accelerare nei cambiamenti per quanto riguarda l’eCommerce. Inoltre, potrebbe anche dare una mano a cambiare la tendenza per il segmento dei micropagamenti, rendendoli più efficienti; se i pagamenti non hanno bisogno di fare resti, si possono avere prezzi leggermente più bassi e non arrotondanti all’intero superiore.
Intanto io mi preparo a pagare con l’orologio e a cercare di trovare la band di ogni maglietta: se solo ci fosse uno Shazaam delle magliette dei gruppi indie…