Un universo senza big bang? Non proprio
Se si è minimamente smaliziati sui meccanismi che stanno dietro la comunicazione giornalistica, non ci si deve sorprendere che abbia maggiore probabilità di finire su un giornale una notizia scientifica che riguarda la critica di qualche teoria molto popolare, piuttosto che una scoperta magari importantissima ma ben inserita nel novero delle conoscenze accettate. Se si fa un titolo con “Einstein aveva torto”, “L’evoluzione sotto attacco”, o “Il big bang non c’è mai stato”, si cattura di più l’attenzione, ed è comprensibile. Ma il 99,999% delle volte si può stare certi che la cosa sia quanto meno speculativa. Nei casi peggiori (che sono, ahimé, la maggioranza), è del tutto sbagliata. (altro…)