Gli amici di Ryan
Ryan McGinley fotografa i suoi amici. Da sempre. E i suoi amici sono spesso musicisti, skateboarders, writers, artisti. Lui ha 34 anni ed ha cominciato a scattare a 20. I soggetti non sono cambiati; con il tempo ha imparato a non immortalare l’attimo ma a crearlo.
Quindi le sue fotografie sono pensate ad hoc con giovani americani nudi, spesso immersi nella natura, come se fossero sempre in viaggio come se dormissero ogni notte sotto le stelle. Gli unici lussi che si concedono sono una macchina per viaggiare, scarpe da ginnastica per correre, fuochi d’artificio per creare l’atmosfera.
E’ l’indiscusso idolo dei giovani fotografi americani e non (fatevi un giro su Flickr e Tumblr, se non mi credete!), ha cambiato il modo di vedere il corpo e di ritrarlo: c’è naturalezza e normalità negli scatti di McGinley, nessuna vergogna per il proprio corpo, mostrato con fierezza e senza ammiccamenti. Forse possiamo addirittura imparare qualcosa da Ryan e i suoi amici.
Essendo un creatore di situazioni, notiamo nelle immagini di McGinley delle composizioni misurate e spesso minimali: non c’è sovrapposizione di piani, non c’è caos, nessun elemento a disturbare la scena. Capita che in alcune fotografie utilizzi un colore dominante, ad aumentarne la coerenza.
Mi chiedo: fotografa nudo?