Un passo dietro te
Conosco Maurizio Cogliandro (ora parte dell’agenzia Contrasto) dal 2009, quando vinse il “Premio Attenzione Talento Fotografico FNAC”. Rimasi toccata dalle sue fotografie, che trovo molto intime, molto personali, riservate, sfuggenti, capaci di raccontare una storia con un raggio di luce, un volo di un uccello, una schiena di donna.
Maurizio ha voluto partecipare a questo post, parlando di se stesso e soprattutto del suo lavoro. Ecco quello che mi ha scritto:
“Non so se mi spaventa di più avere consapevolezza di ciò che siamo o non averla affatto, ma di certo la ricerca di consapevolezza nel nostro percorso di vita è ciò che più mi affascina e interessa.
Trovo straordinario avere a che fare con chi fa scelte forti che disorientano, ma anche chi apparentemente non sceglie nulla, perchè travolto dagli eventi.
Emozionarsi non è certo un lusso di pochi eletti che creano le icone del nostro tempo, non mi interessa una fotografia che utilizza l’empatia come sterile veicolo per creare immagini, non mi interessa la ricerca del simbolo, trovo straordinario il fotografare, il fatto stesso che si decida di scattare una foto.
Credo molto nell’individuare le proprie necessità e provare in maniera stremante a rispondere a esse.
La fotografia per me è semplicemente il mezzo che utilizzo per trovare delle risposte.”
C’è parecchio su cui riflettere, in queste poche righe.
Se volete saperne di più, nel 2010 è stato stampato “Lidia, il cielo cade”: un diario intimo e privato sugli ultimi anni di vita della madre. Che, caldamente, consiglio.