I momenti non decisivi
Saul Leiter è un fotografo e un pittore americano.
Si trasferì a New York all’inizio degli anni ’40, con l’idea di diventare pittore. Divenne fotografo, ma la pittura influenzò molto la sua fotografia, come quella successiva. Erano gli anni dell’Espressionismo astratto negli Stati Uniti e nelle immagini di Leiter è ben riconoscibile l’utilizzo di elementi reali (strutture architettoniche, tende di negozi, finestrini di pulman, vetrine e riflessi) usati per dividere, incorniciare, sottolineare, a dare importanza al lato emotivo rispetto a quello oggettivo. Un’altra influenza che gli studi pittorici, in questo caso l’interesse per la pittura giapponese, gli trasmisero è la predilezione per le immagini verticali.
La maggior parte di queste foto sono state scattate tra New York, Parigi e Londra. Sono foto personali, non pensate per la pubblicazione, rimaste tali fino agli anni ’90, quando Leiter decide di renderle pubbliche. Sono scene di strada, racconti di momenti comuni e quotidiani, in cui sembra non succedere niente di importante. I suoi soggetti sono uomini che camminano verso l’ufficio, postini al lavoro, donne ai tavolini per un tè. Ma è proprio il succedersi quotidiano di eventi non decisivi che compone una vita intera; l’autore riesce a raccontarli con grande sensibilità ed utilizzando bianco e nero o colori pieni.