I meme nati in Italia che stanno avendo un enorme successo su TikTok

Si chiamano “Italian brainrot”, raffigurano animali surreali e sono accompagnati da filastrocche volgari: capirli non è il punto

Alcuni dei personaggi ricorrenti dell'Italian brainrot (TikTok)
Alcuni dei personaggi ricorrenti dell'Italian brainrot (TikTok)
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Da alcune settimane TikTok si è riempito di quello che è stato chiamato “Italian brainrot”, un filone di meme partito dall’Italia, accompagnato da filastrocche e frasi in italiano piene di errori grammaticali e bestemmie, che ha sorprendentemente avuto successo in tutto il mondo. I personaggi animaleschi surreali che compongono l’estetica dell’Italian brainrot sono arrivati addirittura nella comunicazione di alcune grandi aziende, fatto che sancisce ufficialmente il loro passaggio al mainstream.

A distinguere questi meme sono immagini realizzate con software di intelligenza artificiale che raffigurano di solito animali ibridati in varie modalità con degli oggetti: uno squalo che indossa tre grosse scarpe da ginnastica Nike; un bizzarro elefante dalla pelle simile a un cactus e delle Birkenstock alle zampe; un coccodrillo con il corpo di un cacciabombardiere; un essere mezzo cammello mezzo frigorifero; una tazza di caffè con delle katane in mano.

Su TikTok queste immagini sono accompagnate da una voce robotica che introduce i personaggi e ne racconta le storie, spesso sotto forma di filastrocche insensate, piene di volgarità. Il risultato sono contenuti disorientanti, di scarsa qualità, montati spesso in modo volutamente dozzinale, ma comunque condivisi e commentati da milioni di persone.

La parola “brain rot” indica quei contenuti talmente allucinati e bizzarri che soltanto persone a cui internet ha “fritto il cervello” potrebbero capirli e trovarli divertenti. I primi hanno cominciato a comparire in alcune nicchie frequentate dagli utenti italiani di TikTok verso metà gennaio. Come spesso accade con i meme, non si sa bene chi sia stato il primo a pubblicare uno di questi video, né che categoria di persone abbia alimentato il fenomeno nelle settimane successive: quello che sappiamo è che da allora l’Italian brainrot è arrivato in Russia, nei Balcani, in Germania, in Corea del Sud, negli Stati Uniti e in vari paesi ispanofoni.

Il fatto che poche delle persone che stanno diffondendo questi meme capiscano effettivamente l’italiano non è un problema. Chi apprezza i video brainrot è spesso già abituato a sospendere la propria incredulità per godersi il meme, e raramente si fa molte domande su quel che sta guardando. Non capire bene le parole che accompagnano questi video, insomma, non compromette la possibilità di apprezzarne l’umorismo, anzi da un certo punto di vista la accresce.

Il linguaggio visivo usato da questi meme – le immagini un po’ grottesche generate con l’intelligenza artificiale – è invece immediatamente comprensibile a chiunque abbia passato un po’ di tempo online negli ultimi due anni, a prescindere dal paese in cui si trova.

A chi parla italiano e non ha confidenza con il registro umoristico nonsense dei meme brainrot, invece, sentire le parole che li accompagnano renderà sicuramente tutto piuttosto assurdo. Il primo video riconducibile all’ondata dell’Italian brainrot, per esempio, ha come protagonista “Trallallero Trallallà”, il già citato squalo blu con le Nike ai piedi. La filastrocca che lo accompagna è ridicola e piuttosto offensiva: contiene sia una bestemmia a Dio che una ad Allah, e include personaggi che hanno nomi come “Merdardo” e “Ornella Leccacappella”.

Altre storielle sono meno volgari: Brr Brr Patapim, per esempio, è semplicemente «un essere assai curioso. Con radici intrecciate e gambe incrociate, mani sottili, braccia agitate». Altre lo sono ancora di più: Bombardiro Crocodrilo, il coccodrillo cacciabombardiere, viene descritto come «un fottuto alligatore volante, che vola e bombarda i bambini a Gaza, in Palestina. Non crede in Allah e ama le bombe. Si nutre dello spirito di tua madre».

«Quel che interessa davvero [agli utenti] non è ciò che viene detto in questi video né il rapporto tra l’audio e l’immagine: spesso non vanno nemmeno a cercarsi la traduzione, se non parlano italiano. Sono divertenti perché sono stupidissimi», ha scritto Fabian Mosele, un artista che ha usato l’intelligenza artificiale per produrre una sorta di finto musical che ha come protagonisti i personaggi principali dell’Italian brainrot.

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Mosele fa notare che, video dopo video, i vari personaggi hanno formato un universo riconoscibile di personaggi: nello stesso modo in cui i fan riconoscono i protagonisti di universi immaginari come quelli di Harry Potter, Star Trek o Game of Thrones, Bombombini Gusini e Brr Brr Patapim appartengono a un unico mondo, anche se a crearli sono stati utenti diversi (quasi tutti anonimi) nell’arco di alcuni mesi.

A questo universo nel corso delle settimane si sono aggiunti peraltro degli altri personaggi creati non da utenti italiani, ma indonesiani, come Tung Tung Tung Sahur, una mazza di legno antropomorfa con un sorrisetto inquietante che tiene in mano un’altra mazza (inanimata).

Nel frattempo, gli Italian brainrot meme hanno smesso definitivamente di essere di nicchia: vengono citati nei video di grandi aziende come Ryanair e Loewe e c’è chi ha cominciato a creare dei meta-meme (ovveri dei meme che commentano meme molto diffusi) al riguardo. Su TikTok c’è chi ha creato un filtro che permette a chiunque di scoprire “quale personaggio brainrot sei”.

Negli scorsi giorni alcuni influencer hanno cominciato a fermare giovani sconosciuti nelle strade di grandi città (tra cui piazza Duomo a Milano) per chiedere quale fosse il loro personaggio Italian brainrot preferito. E c’è chi ha cominciato a tatuarsi questi personaggi, o a produrne delle versioni in 3D da vendere come se fossero gadget di una serie tv molto amata.