“Minecraft” sta sbancando anche al cinema

Il film tratto dal videogioco più venduto di sempre ha ottenuto incassi impressionanti nel primo fine settimana di proiezioni

(Legendary Pictures)
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Prima dell’uscita al cinema dello scorso 3 aprile, gli analisti avevano ipotizzato che Un film Minecraft, l’adattamento cinematografico del videogioco più venduto di tutti i tempi, avrebbe incassato nel primo fine settimana tra i 70 e gli 80 milioni di dollari nel Nordamerica (Stati Uniti e Canada), il mercato di riferimento nelle analisi dei box office.

Alla fine le cose sono andate meglio del previsto: Un film Minecraft ha incassato quasi il doppio, 157 milioni di dollari. Un film tratto da un videogioco non aveva mai raggiunto un obiettivo del genere dopo il primo fine settimana di proiezioni: il record precedente, già considerato piuttosto eccezionale dagli addetti ai lavori, era stato quello di Super Mario Bros. – Il film, che nel 2023 incassò 146 milioni di dollari. Un film Minecraft ha ottenuto risultati notevoli anche nel resto del mondo (144 milioni di dollari) ed è al primo posto per incassi anche in Italia, con più di 4,7 milioni di euro dall’uscita giovedì scorso, finora il miglior risultato del 2025.

Minecraft è un gioco popolarissimo soprattutto tra bambini e adolescenti ed è riconoscibile soprattutto per via del mondo in cui è ambientato, fatto di mattoncini e cubetti che rievocano la grafica dei primi videogiochi. Semplificando molto, le attività fondamentali ruotano attorno alla raccolta di risorse come il legno o la pietra: il giocatore controlla un personaggio che tiene in mano strumenti che può costruire e ottenere nel corso del gioco, e che servono a estrarre risorse dall’ambiente circostante.

La prima versione uscì nel 2011, e fu un successo istantaneo: l’anno dopo vendette 15 milioni di copie, e nel 2014 Microsoft acquistò il videogioco, l’azienda che l’aveva sviluppato (Mojang Studios, fondata dallo sviluppatore Markus Persson, detto “Notch”) e l’intera proprietà intellettuale legata al suo mondo per 2,5 miliardi di dollari. Negli ultimi 13 anni ha venduto più di 300 milioni di copie: per dare l’idea, supera di 100 milioni il secondo videogioco di maggior successo della storia, Grand Theft Auto V.

La trama di Un film Minecraft è piuttosto semplice, e per quanto possibile cerca di ricalcare lo spirito libertario tipico del gioco: racconta la storia di Garrett (Jason Momoa), Henry (Sebastian Hansen), Natalie (Emma Myers) e Dawn (Danielle Brooks) e della loro avventura in un mondo di mattoncini e cubetti chiamato Overworld, in cui imparano a destreggiarsi grazie ai consigli di Steve (Jack Black), un veterano del posto.

Warner Bros., la società distributrice, ha riservato al film investimenti enormi, come dimostrato dalla sfarzosa campagna di lancio, che per quantità di sponsor coinvolti (McDonald’s, Doritos e Oreo, solo per citarne alcuni) ha superato quella già molto imponente del film di Barbie.

Le aspettative erano dovute in parte alla grande popolarità del videogioco – che è giocato mensilmente da più di 200 milioni di persone – e in parte al fatto che la sua realizzazione è durata più di dieci anni, durante i quali il progetto è stato affidato a registi diversi, tra cui Steve Carell, Rob McElhenney e Shawn Levy. Si erano ritirati tutti a causa di incomprensioni creative con Mojang Studios, che pretendeva un rispetto quasi filologico delle ambientazioni e del design del gioco originale, anche a dispetto della sceneggiatura.

Alla fine è stato scelto Jared Hess, conosciuto soprattutto per le commedie Napoleon Dynamite (2004) e Nacho Libre (2006). In una recente intervista, Hess ha raccontato che trovare una formula adatta a trasporre un gioco come Minecraft è stato un lavoraccio. Questo perché la caratteristica principale di Minecraft è la personalizzazione dell’esperienza di gioco: ciascuno può decidere di dedicarsi alle attività che preferisce – l’esplorazione della mappa di gioco, per esempio – senza preoccuparsi di punteggi, dei nemici o del tempo.

È insomma un gioco incentrato sull’esplorazione del mondo e sulle cose da fare, in cui la lore – l’insieme di informazioni riguardanti un’opera di finzione, soprattutto il passato dei personaggi e i loro legami – non è così ampia.

Questa circostanza ha reso più difficile trovare un gancio narrativo da cui partire: Torfi Frans Ólafsson, uno dei produttori, ha detto che raccontare una storia unica che potesse risultare familiare a tutti gli spettatori era un compito «matematicamente impossibile». Alla fine, Hess e gli sceneggiatori si sono limitati a raccontare «una delle miliardi di storie che potrebbero essere tratte dall’universo narrativo di Minecraft», senza troppe pretese di universalità.

– Leggi anche: “Minecraft” per chi ancora non ha capito cos’è

Nonostante l’enorme successo di pubblico, finora Un film Minecraft è stato accolto negativamente dalla critica. Attualmente ha una valutazione del 48 per cento su Rotten Tomatoes, sito che aggrega recensioni in lingua inglese e le sintetizza in una percentuale che esprime quante di queste sono positive.

Una delle recensioni peggiori è stata quella del Guardian, che ha assegnato al film una stella su cinque definendolo un «live action messo insieme in modo molto improvvisato» e «un cinico esercizio di risciacquo della proprietà intellettuale». Mae Abdulbaki di Screen Rant ha scritto che la storia è banale e i personaggi sono piatti, «sottili come la carta». «Non è che le aspettative fossero alte, ma il film non fa neppure il minimo indispensabile per intrattenere gli spettatori. Guardarlo è stato più un lavoro che un divertimento», ha aggiunto.

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