Un sommergibile turistico è affondato nel mar Rosso, in Egitto
A bordo c'erano 50 persone, quasi tutte straniere: sei di loro sono morte, mentre tutte le altre sono state soccorse

Giovedì mattina un sommergibile turistico con a bordo 50 persone è affondato nel mar Rosso, vicino alla città di Hurghada, in Egitto. Il governatore della regione, Amr Hanafy, ha detto che sei di loro, tutte russe, sono morte; sono invece state soccorse tutte le altre, principalmente turisti russi, indiani, norvegesi e svedesi, oltre a cinque cittadini egiziani che facevano parte dell’equipaggio. Nell’incidente non risulta più alcun disperso.
Il sottomarino è affondato davanti al molo di un grosso hotel, a circa un chilometro dalla costa. Non è ancora chiaro cosa sia successo, e non risulta che le condizioni del mare fossero pericolose. La polizia egiziana sta indagando per capire le cause dell’incidente.
Il sommergibile aveva una capienza massima di 50 persone, stava partendo per un tour per vedere le note barriere coralline della zona e si sarebbe dovuto immergere fino alla profondità di 25 metri: si chiamava Sindbad, come la società che lo gestisce, che è attiva nella zona da alcuni anni. In un primo momento l’ambasciata russa in Egitto aveva detto che tutte le persone a bordo del mezzo erano russe: l’informazione è poi stata confutata da quanto detto dalle autorità egiziane.
Quello di giovedì è il secondo incidente di questo tipo negli ultimi sei mesi in questo tratto del mar Rosso. Lo scorso novembre una barca turistica con oltre quaranta persone era affondata proprio mentre era diretta a Hurghada: undici di loro non sono mai state ritrovate.