Lo scrittore Boualem Sansal è stato condannato in Algeria a 5 anni di carcere, in un processo divenuto un caso diplomatico con la Francia

Il ministro dell'Interno francese, Bruno Retailleau, parla durante una manifestazione a Parigi per chiedere la liberazione di Boualem Sansal, il 25 marzo (AP Photo/Thibault Camus)
Il ministro dell'Interno francese, Bruno Retailleau, parla durante una manifestazione a Parigi per chiedere la liberazione di Boualem Sansal, il 25 marzo (AP Photo/Thibault Camus)

Un tribunale algerino ha condannato in primo grado a cinque anni di carcere lo scrittore franco-algerino Boualem Sansal, accusato di aver minato la sicurezza dello Stato, l’integrità territoriale e le istituzioni, e di aver fornito informazioni sensibili a un paese straniero. Dovrà inoltre pagare una multa pari a circa 3.500 euro. Le accuse riguardano alcune dichiarazioni dello scrittore, che intervistato da una rivista di estrema destra francese aveva detto che che la parte occidentale dell’Algeria dovrebbe appartenere al Marocco, per via di un’annosa disputa territoriale.

L’arresto di Sansal, che ha 75 anni e dal 16 novembre si trova in detenzione preventiva, ha causato una grave crisi diplomatica fra Algeria e Francia, le cui relazioni si erano già deteriorate nel 2024 a causa della decisione francese di riconoscere la sovranità marocchina sul Sahara occidentale, un territorio governato di fatto dal Marocco ma in cui è attivo un movimento indipendentista sostenuto dall’Algeria. Diversi importanti politici francesi hanno chiesto la liberazione di Sansal, fra cui il presidente Emmanuel Macron, il primo ministro François Bayrou e il ministro dell’Interno Bruno Retailleau.

– Ascolta anche: La puntata di Timbuctu su Boualem Sansal e i suoi libri