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  • Giovedì 27 marzo 2025

I templi distrutti e minacciati dagli incendi in Corea del Sud

In diverse zone del paese si sta cercando di preservare importanti monumenti e opere d’arte, mentre sono morte almeno 26 persone

Foto aeree del tempio di Gounsa prima e dopo l'incendio
Foto aeree del tempio di Gounsa prima e dopo l'incendio (foto AP)

I grandi incendi in corso in Corea del Sud hanno distrutto o minacciano di danneggiare alcuni siti storici importanti, e i soccorsi stanno cercando di preservare i monumenti e le opere d’arte dal fuoco, spostando quello che è possibile spostare. Gli incendi cominciati venerdì sono già i più gravi mai registrati nella storia del paese, e hanno ucciso almeno 26 persone, in gran parte anziani che non sono riuscite a scappare.

Un incendio ha distrutto numerosi edifici del tempio buddista di Gounsa, che fu fondato nel 681 e si trova vicino alla cittadina di Uiseong, una delle più colpite. Più di 30 edifici del tempio – di fatto, quasi tutte le costruzioni di legno – sono stati distrutti. Tra questi il padiglione Gaunru, costruito nel 1668, e il palazzo Yeongsu.

Una campana distrutta in mezzo alle rovine del tempio Gounsa

Una campana distrutta in mezzo alle rovine del tempio Gounsa (EPA/YONHAP)

Entrambi questi edifici erano definiti tesori nazionali, il livello più alto della classificazione delle opere di valore storico e artistico in Corea del Sud.

Prima che l’incendio arrivasse al tempio, pompieri e volontari avevano rapidamente portato in salvo numerose opere d’arte e oggetti preziosi. Tra questi una grande statua in pietra del Buddha seduto, che era probabilmente la cosa più preziosa presente nell’intero tempio. Alcune strutture che non potevano essere spostate sono invece state salvate dal fuoco perché le parti inferiori degli edifici sono state ricoperte di tessuto ignifugo. L’incendio nella zona del tempio è stato poi messo sotto controllo, ma i danni sono ampi.

Lavoratori coprono con tessuto ignifugo una statua di Buddha nel tempio di Gounsa, poco prima dell'incendio

Lavoratori coprono con tessuto ignifugo una statua di Buddha nel tempio di Gounsa, poco prima dell’incendio (REUTERS/Minwoo Park)

Alcuni giorni fa gli incendi avevano distrutto un altro tempio, quello di Unramsa, sempre vicino a Uiseong.

I pompieri spengono le fiamme di quello che rimane del padiglione Gaunru, il 26 marzo 2025

I pompieri spengono le fiamme di quello che rimane del padiglione Gaunru, il 26 marzo 2025 (EPA/YONHAP)

Gli incendi stanno interessando ampie aree del centro e del sud della Corea, e un po’ dappertutto ci sono monumenti e siti storici a rischio. Le fiamme sono vicino a Hahoe, un villaggio premoderno patrimonio dell’Unesco dove quasi tutti gli edifici sono fatti di materiale infiammabile, e alcune delle case hanno tetti di paglia. I pompieri stanno usando tessuto ignifugo per proteggerle, e spruzzano acqua sui tetti per renderli il più resistenti possibile alle fiamme.

Dei lavoratori coprono un tempio a Cheongsong con tessuto ignifugo (AP Photo/Ahn Young-joon)

Dei lavoratori coprono un tempio a Cheongsong con tessuto ignifugo (AP Photo/Ahn Young-joon)

Altri siti patrimonio Unesco minacciati sono l’accademia confuciana Byeongsanseowon e il tempio Bongjeongsa, entrambi non lontani dalla città di Andong; quest’ultimo ospita gli edifici in legno più antichi di tutta la Corea del Sud.