In Germania è iniziato il processo a Daniela Klette, che fece parte del gruppo terroristico RAF e fu latitante per 30 anni

A Celle, nello stato tedesco della Bassa Sassonia, è iniziato il processo a Daniela Klette, che quando era stata arrestata a Berlino a febbraio del 2024 era una delle persone più ricercate in Germania e una delle ultime latitanti del gruppo terroristico tedesco di ispirazione comunista RAF (Rote Armee Fraktion, che in tedesco significa “Frazione dell’Armata Rossa”, l’esercito dell’Unione Sovietica). Klette, 66 anni, è accusata di tentato omicidio, rapina e possesso illegale di armi insieme altri due ex membri del gruppo ancora ricercati (Burkhard Garweg ed Ernst-Volker Staub). I reati di cui è accusata risalgono al periodo dopo lo scioglimento del gruppo nel 1998: dal 1999 al 2016, secondo i magistrati, i tre fecero rapine a mano armata per mantenersi durante la latitanza, rubando in tutto 2,7 milioni di euro.
Il gruppo di cui faceva parte Klette, noto anche come Banda Baader-Meinhof dai nomi dei suoi due membri principali, fu attivo fra gli anni Settanta e Novanta e fu responsabile dell’uccisione di più di trenta persone, del ferimento di oltre 200 e di diversi rapimenti in Germania. Un anno fa Klette era stata arrestata dopo una latitanza trentennale, durante la quale aveva vissuto per quasi 20 anni nella stessa casa di Berlino conducendo una vita piuttosto normale: queste circostanze avevano fatto mettere in dubbio la capillarità e la convinzione con cui fino ad allora erano state condotte le ricerche di Klette e dei suoi presunti complici.
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