In Messico è stato arrestato il presunto capo delle attività criminali nella fattoria dove erano state trovate decine di resti umani

Durante il fine settimana in Messico è stato arrestato un uomo accusato di dirigere le attività criminali nella fattoria Izaguirre a Teuchitlán, nello stato di Jalisco, che la polizia messicana ritiene fosse usata come centro di “addestramento” e «campo di sterminio» dal potente gruppo criminale Cártel de Jalisco Nueva Generación (CJNG). Nella fattoria erano stati trovati resti umani, centinaia di vestiti e scarpe e i segni di quelli che sembrano essere forni crematori.
L’uomo arrestato si chiama José Gregorio Lastra, è conosciuto anche come “El Lastra” e avrebbe fatto portare nella fattoria moltissimi giovani, anche minorenni, contro la loro volontà o attraverso l’inganno con falsi annunci di lavoro sui social network. Queste persone sarebbero poi state reclutate forzatamente dai gruppi criminali alla costante ricerca di nuovi membri. Sono stati arrestati anche due ex poliziotti di Tala, un paese vicino a Teuchitlán, con l’accusa di aver arrestato pretestuosamente almeno una persona per consegnarla ai criminali che gestivano il centro. Secondo i giornali locali sarebbe stato arrestato anche un terzo agente, ma non si conoscono le accuse contro di lui.
Questi arresti rafforzano la teoria secondo cui la polizia locale fosse a conoscenza e addirittura collaborasse con le persone che gestivano la fattoria, come sostengono i parenti delle vittime e diverse ong che si occupano di criminalità organizzata. Nelle scorse settimane c’erano state molte polemiche anche sull’operato della procura e delle forze dell’ordine dello stato di Jalisco, che diversi mesi fa erano già entrate nella fattoria, apparentemente senza però accorgersi di quello che succedeva lì dentro.
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