Quest’anno i moscerini a Orbetello sono tantissimi, e fastidiosi
Molto probabilmente l'ultima grave moria di pesci ha portato a una mancanza di predatori

Nell’ultimo mese a Orbetello, località toscana dell’Argentario nota per la sua laguna, ci sono così tanti moscerini che è diventato complicato uscire di casa, andare a scuola, tenere aperti gli uffici pubblici, anche solo chiudere le persiane la sera. Lo scorso 10 marzo sulla porta d’ingresso dell’ufficio postale è stato appeso un avviso di chiusura straordinaria giustificata con “calamità naturale”. Molti abitanti della zona dicono di sentirsi stanchi e arrabbiati; commercianti e albergatori temono che l’invasione dei moscerini possa mettere a repentaglio l’arrivo dei turisti.
I moscerini di Orbetello sono della famiglia dei chironomidi: sono più grossi rispetto ai normali moscerini, hanno un corpo fragile e slanciato, le ali trasparenti con minuscole frange. Ognuno può deporre fino a 600 uova. Sono simili alle zanzare, anche se non succhiano sangue perché non pungono. Per questo motivo non sono pericolosi per la salute pubblica, in quanto non possono trasmettere malattie come invece fanno le zanzare. Sono solo tanto fastidiosi.
I moscerini ci sono sempre stati a Orbetello, ma non così tanti e in questo periodo dell’anno. Sulle cause dell’invasione sono state fatte alcune ipotesi: la più accreditata è che negli ultimi mesi i moscerini abbiano approfittato della mancanza di predatori dovuta a una grave moria di pesci avvenuta la scorsa estate.
C’è chi sostiene che quella moria fu dovuta al surriscaldamento eccessivo dell’acqua, e chi – come Alessandro Miani, presidente della Società italiana di medicina ambientale – dice invece che c’entrò l’uso di fertilizzanti ricchi di fosforo utilizzati in agricoltura. In entrambi i casi la conseguenza fu la decomposizione di tonnellate di alghe a cui seguì un notevole aumento dei batteri e una grave mancanza di ossigeno che uccise moltissimi pesci, predatori delle uova di moscerino. Nell’estate del 2022 fu invece la siccità a limitare l’ossigeno e a causare la morte di pesci che favorì il proliferare dei moscerini.
Intervistato dalla Stampa, Miani ha spiegato che è stato l’intervento umano a rompere l’equilibrio della laguna: «È una storia che si può ripetere in forme diverse in tutti gli ecosistemi, a partire da quelli più fragili. La sintesi è questa: la natura esiste da molto prima di noi. L’equilibrio naturale è in grado di preservare se stesso. È l’intervento umano che porta un disequilibrio. In questo senso, il caso di Orbetello è molto istruttivo: è una catena, all’origine della quale ci sono i comportamenti dell’uomo».
Il sindaco Andrea Casamenti teme che se i moscerini non se ne andranno entro al massimo tre settimane ci saranno conseguenze sugli arrivi dei primi turisti, attesi per i ponti tra Pasqua e il primo maggio. In questa zona sono i periodi migliori per l’accoglienza turistica. Casamenti ha spiegato al Corriere della Sera che non ci sono molte azioni preventive perché la proliferazione dei moscerini dipende dallo stato di salute della laguna, in cattive condizioni a causa della gestione della Regione Toscana. La scorsa settimana il presidente Eugenio Giani ha promesso ulteriori 500mila euro che vanno aggiunti agli 1,2 milioni messi a disposizione ogni anno.
Il comune di Orbetello ha messo invece circa 300mila euro per la disinfestazione e per installare un sistema di illuminazione pensato per attirare i moscerini verso le sponde, dove poi muoiono naturalmente. Quello delle luci è un accorgimento di cui ha parlato anche Miani alla Stampa. «Sono dei metodi per migliorare la qualità della vita nel breve, non per ripristinare l’equilibrio naturale perduto», ha detto. Secondo Miani servirebbe un progetto più ambizioso per incentivare la coltivazione di verdure e ortaggi, che hanno bisogno di meno fertilizzanti, e l’immissione di piante acquatiche che possono produrre ossigeno invece che consumarlo.