La Corte costituzionale sudcoreana ha respinto l’impeachment di Han Duck-soo, che è tornato presidente ad interim

Lunedì la Corte costituzionale della Corea del Sud ha respinto l’impeachment di Han Duck-soo, che è tornato quindi a essere presidente ad interim del paese (e anche, contemporaneamente, primo ministro). Han era diventato presidente ad interim lo scorso 14 dicembre, dopo che il parlamento aveva approvato l’impeachment del presidente Yoon Suk-yeol, che a inizio dicembre aveva stabilito per alcune ore la legge marziale in un malriuscito tentativo di instaurare un regime autoritario. Sia Yoon che Han fanno parte del Partito del Potere Popolare, di orientamento conservatore.
L’impeachment di Han è stato respinto da sette giudici su otto della Corte costituzionale, secondo cui non c’erano validi motivi per confermarlo. Due giudici hanno anche contestato il fatto che il parlamento avesse approvato l’impeachment con una maggioranza semplice (151 voti su 300), anziché con la maggioranza di due terzi (200 su 300), come previsto dalle regole sull’impeachment del presidente.
Han era stato rimosso dall’incarico di presidente solo 12 giorni dopo la sua nomina, portando ulteriore instabilità in un momento già molto caotico della politica sudcoreana. Le opposizioni gli avevano chiesto di nominare rapidamente tre giudici mancanti della Corte costituzionale, che dovrà valutare l’impeachment di Yoon. Han si era rifiutato di farlo, dicendo di non avere l’autorità necessaria: la decisione è stata però interpretata come un modo per favorire la possibile assoluzione di Yoon.