L’ex prima ministra scozzese Nicola Sturgeon non è più indagata per appropriazione indebita dei fondi del suo partito

Nicola Sturgeon, Glasgow, Scozia, 5 novembre 2021 (AP Photo/Alastair Grant)
Nicola Sturgeon, Glasgow, Scozia, 5 novembre 2021 (AP Photo/Alastair Grant)

L’ex prima ministra scozzese Nicola Sturgeon non è più indagata per appropriazione indebita dei fondi del Partito Nazionale Scozzese (SNP). Sturgeon era stata arrestata nel giugno del 2023, interrogata per più di sette ore e poi lasciata andare senza alcuna accusa ufficiale. Ora la polizia ha confermato di aver chiuso l’inchiesta su di lei archiviando anche la posizione del deputato ed ex tesoriere dell’SNP Colin Beattie. Sturgeon ha commentato dicendo: «Non ho fatto nulla di sbagliato e non credo ci sia mai stato il minimo indizio contro di me».

Sturgeon si era dimessa da prima ministra e da leader del partito all’inizio del 2023, a sorpresa, dicendo di non avere più le energie per continuare a fare il suo lavoro. Poco dopo quello che al tempo era suo marito e che fino a quel momento era direttore generale dell’SNP, Peter Murrell, era stato arrestato e accusato di essersi appropriato di fondi del partito. Murrell è ancora indagato ed è comparso giovedì davanti a un giudice di Edimburgo per fissare la data d’inizio del processo. Sturgeon e Murrell hanno annunciato la loro separazione lo scorso gennaio.

L’indagine sull’SNP era stata avviata nel 2021 e riguarda 667mila sterline (circa 780mila euro) che il partito aveva raccolto nel 2017 tra sostenitori e sostenitrici per organizzare una campagna per un nuovo referendum sull’indipendenza del paese, dopo quello fallito nel 2014. Secondo l’accusa però i fondi non sarebbero stati rendicontati in modo trasparente, e sarebbero stati spesi anche per altri scopi.