La Corte costituzionale ha annullato il divieto per i single di adottare bambini all’estero
Era permesso solo in casi eccezionali come per le adozioni nazionali, a cui hanno libero accesso solo le coppie eterosessuali

Venerdì la Corte costituzionale ha dichiarato incostituzionale il divieto per le persone singole di adottare bambini all’estero. Il caso su cui si è espressa la Corte non riguarda le adozioni in Italia, che restano vietate alle persone singole tranne che in casi eccezionali. Le adozioni, nazionali e internazionali, restano comunque vietate per le coppie dello stesso sesso: al momento l’unico tipo di coppia ammesso per un percorso di adozione è quella eterosessuale, e le due persone devono essere sposate.
Quando una sentenza della Corte costituzionale dichiara una norma illegittima, questa non può più essere applicata dal giorno dopo la pubblicazione della sentenza sulla Gazzetta Ufficiale, la fonte di tutte le norme e le leggi italiane: significa che da dopo la pubblicazione della sentenza le persone singole potranno intraprendere un percorso di adozione internazionale esattamente come avviene per le coppie eterosessuali.
Come nel caso delle adozioni nazionali, anche per quelle internazionali l’adozione era permessa alle persone singole solo in casi eccezionali: quando il minore straniero, che doveva comunque essere già orfano di entrambi i genitori, aveva per qualche ragione già instaurato un rapporto stabile e duraturo con la persona che intendeva adottarlo, la cui interruzione gli avrebbe provocato danni psicologici. Oppure se era portatore o portatrice di disabilità e per qualche ragione, magari di salute fisica o mentale, non era stato ritenuto idoneo a un percorso di affidamento preadottivo.
In tutti questi casi, comunque, si trattava di cosiddette “adozioni nominative“, in cui cioè il minore da adottare era già stato individuato dall’aspirante genitore adottivo, e in cui si chiedeva di formalizzare un rapporto già esistente. Con la sentenza di venerdì, invece, le persone singole potranno iniziare un ordinario percorso di adozione internazionale per un bambino o una bambina che ancora non conoscono, esattamente come avviene per le coppie eterosessuali e sposate.
L’Italia è uno dei paesi che al mondo adottano più bambini e bambine dall’estero: le adozioni internazionali vengono fatte soprattutto dalla Russia, seguita da Colombia, Ungheria, Bielorussia e India. Tra questi paesi, l’Ungheria non permette le adozioni alle persone singole, indipendentemente dalle leggi del paese da cui proviene la richiesta.
Con la sentenza di venerdì, la Corte costituzionale ha dichiarato incostituzionale il passaggio della legge numero 184 del 1983, in cui non si includevano i singoli individui fra coloro che possono adottare un minore straniero residente all’estero.
Per la Corte il passaggio era in contrasto con l’articolo 2 e il comma 1 dell’articolo 117 della Costituzione, e limitava eccessivamente l’interesse dell’aspirante genitore. La Corte ha deciso di ritenere in linea di principio i single idonei ad assicurare un ambiente di crescita «stabile e armonioso» al bambino in stato di abbandono residente all’estero. L’effettiva idoneità delle persone che richiederanno di ricorrere all’adozione, e la loro capacità di educare, istruire e mantenere il bambino, sarà comunque valutata caso per caso dal giudice competente.
Secondo la Corte, quindi, la richiesta di adozione di una persona single non minerebbe i principi alla base dell’adozione, che sono la «solidarietà sociale» e «la tutela del minore». L’interesse dell’adulto a diventare genitore va quindi preso in considerazione nella domanda di adozione, per quanto l’interesse dei minori rimanga la priorità. Finora adottare bambini residenti all’estero era possibile per i single solo in caso ci fosse una parentela anche lontana (sotto il sesto grado) fra l’adulto e il minore.
Secondo la Corte costituzionale inoltre il divieto di adozione alle persone single rischia di danneggiare le effettive possibilità dei bambini di essere adottati, soprattutto oggi che le domande di adozione sono in forte riduzione.