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  • Giovedì 20 marzo 2025

Israele sta espandendo le operazioni nella Striscia di Gaza

Ha avviato vari attacchi di terra da nord a sud, e ha condotto bombardamenti che hanno ucciso più di 500 persone

Palestinesi sfollate si spostano a causa della nuova offensiva israeliana sulla Striscia di Gaza, 20 marzo 2025 (AP Photo/Jehad Alshrafi)
Palestinesi sfollate si spostano a causa della nuova offensiva israeliana sulla Striscia di Gaza, 20 marzo 2025 (AP Photo/Jehad Alshrafi)

L’esercito israeliano sta intensificando gli attacchi nella Striscia di Gaza, che aveva ricominciato a bombardare martedì violando il cessate il fuoco con Hamas in vigore da gennaio e uccidendo centinaia di palestinesi. Secondo il ministero della Salute della Striscia, controllato da Hamas, nelle ultime 72 ore sono stati uccisi 591 palestinesi (in un primo momento aveva rilasciato una stima più alta).

Dopo aver ripreso il controllo del corridoio Netzarim, che divide il nord della Striscia dal resto del territorio, con l’obiettivo di creare una parziale zona cuscinetto, giovedì sera l’esercito israeliano ha detto di aver avviato nuove operazioni di terra in varie aree, da nord a sud. È entrato nella città di Rafah (a sud) e a Beit Lahia (a nord). Alcune ore prima aveva bloccato la strada Salah al Din, la principale che collega la parte settentrionale con quella meridionale, lasciando alla popolazione palestinese l’unica opzione di spostarsi lungo la costa.

Nel pomeriggio, in seguito ai nuovi attacchi, Hamas ha detto di aver lanciato razzi verso Israele. In risposta, l’esercito israeliano ha ordinato l’evacuazione di Bani Suheila, un centro abitato a est di Khan Yunis, nella parte meridionale della Striscia.

I bombardamenti aerei di giovedì hanno distrutto fra le altre cose undici edifici residenziali nelle città di Khan Yunis e Rafah, nel sud del territorio, e di Beit Lahia, nel nord. Molte delle persone uccise erano civili che dormivano nelle proprie case.

Persone al lavoro con un escavatore tra le macerie di un edificio distrutto a Khan Yunis, 20 marzo 2025 (AP Photo/Mariam Dagga)

Nel frattempo in Israele migliaia di persone hanno protestato contro il primo ministro Benjamin Netanyahu, con strade bloccate e scontri tra manifestanti e polizia che hanno portato ad almeno 12 arresti. Le proteste erano iniziate mercoledì per via della decisione di Netanyahu di rimuovere dal proprio incarico Ronen Bar, il direttore dello Shin Bet, il servizio di sicurezza interno di Israele.

Giovedì però le motivazioni delle proteste si sono estese anche alla ripresa dei bombardamenti nella Striscia di Gaza e alla violazione del cessate il fuoco. I manifestanti accusano Netanyahu di continuare la guerra per ragioni di opportunità politica e di mettere in pericolo la vita degli ostaggi ancora vivi. In migliaia si sono radunati fuori dall’ufficio del primo ministro, dove il governo era riunito per approvare la rimozione di Bar decisa da Netanyahu.

Nei due mesi della prima fase del cessate il fuoco con Hamas in vigore da gennaio i combattimenti si erano sostanzialmente interrotti, seppur con scontri sporadici e varie incomprensioni. Poi a inizio marzo Israele aveva bloccato l’ingresso degli aiuti umanitari e delle merci nella Striscia di Gaza e interrotto l’elettricità nel territorio, con l’obiettivo di convincere Hamas a estendere la prima fase del cessate il fuoco fino al 20 aprile.

Non è ancora chiaro quale sia l’obiettivo della nuova operazione militare israeliana nella Striscia, se sia l’inizio di una nuova fase della guerra oppure un tentativo di forzare Hamas a cedere alle richieste di Israele, compresa la liberazione di 59 ostaggi, 35 dei quali si ritiene siano già morti. Si sa però che la ripresa della guerra conviene politicamente al primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, che così si è assicurato l’appoggio dei suoi alleati di governo più fondamentalisti contrari al cessate il fuoco.

Hamas ha definito la nuova operazione di terra di Israele e l’incursione nel corridoio di Netzarim una «nuova e pericolosa violazione» degli accordi per il cessate il fuoco, ma ha anche detto che nonostante gli attacchi israeliani i colloqui stanno procedendo.

– Leggi anche: Perché Netanyahu ha ripreso a bombardare Gaza