Anche secondo JPMorgan la svolta politica di Musk ha accelerato le difficoltà di Tesla

La banca ha scritto in un report che fatica a ricordare altri casi «in cui un marchio abbia perso così tanto valore in così poco tempo»

Una manifestazione contro Musk fuori da un concessionario Tesla a Santa Monica, in California, il 15 marzo
Una manifestazione contro Musk fuori da un concessionario Tesla a Santa Monica, in California, il 15 marzo (Brian Cahn/ZUMA Press Wire)

Da mesi le vendite di Tesla sono in calo e il suo titolo in borsa ha dimezzato il suo valore negli ultimi tre. In questi giorni un report della banca d’investimento statunitense JPMorgan, una delle più importanti al mondo, ha concordato nel ritenere la svolta politica di Elon Musk il principale fattore delle difficoltà dell’azienda automobilistica, con un linguaggio molto netto. L’analista Ryan Brinkman ha scritto:

«Facciamo fatica a ricordare qualcosa di analogo nella storia dell’industria automobilistica, in cui un marchio abbia perso così tanto valore in così poco tempo».

JPMorgan ha rivisto e abbassato il prezzo target di Tesla (cioè quello che fissa per l’acquisto delle azioni che si intende vendere con profitto nell’orizzonte temporale di un anno) da 135 a 120 dollari, cioè 124 e 110 euro. Inoltre ha ridimensionato anche le previsioni sulle vendite di auto elettriche di Tesla, che l’anno scorso sono diminuite per la prima volta in tredici anni: da 444mila a 355mila nei primi quattro mesi del 2025.

Molto più di ragioni industriali, come le modifiche alla Model Y (il modello più venduto), Brinkman si concentra sull’interventismo politico di Musk, a sostegno dell’estrema destra in Europa e con un ruolo influente nell’amministrazione di Donald Trump negli Stati Uniti. L’analista conclude che il comportamento di Musk ha portato molti proprietari di Tesla, così come i potenziali acquirenti, a volersi distanziare dal marchio, che è stato screditato. Brinkman ritiene inoltre che i provvedimenti di Trump, che intende cancellare l’incentivo di 7.500 dollari di sgravi fiscali per chi compra un’auto elettrica introdotto dal suo predecessore Joe Biden, possano danneggiare ulteriormente Tesla.

L’andamento in borsa di Tesla negli ultimi sei mesi (Nasdaq)

L’andamento in borsa di Tesla negli ultimi sei mesi (Nasdaq)

«Tesla aveva un forte valore del marchio e Elon [Musk] è riuscito a distruggerlo del tutto», ha detto al Financial Times Per Lekander, manager dell’hedge fund Clean Energy Transition. Secondo Lekander, Musk «sta dal lato sbagliato dei suoi acquirenti. Non è la gente con gli stivali da cowboy che compra le Tesla»: intende dire che la sua visibilità politica ha galvanizzato una parte residuale dei consumatori (quella che coincide con la frangia più radicale dell’elettorato trumpiano), ma ha alienato la stragrande maggioranza di loro. Per esempio negli Stati Uniti molti proprietari hanno appiccicato sull’auto un adesivo che dice: «L’ho comprata prima che Elon uscisse di testa».

Oltre a ridurre di circa 100 miliardi di dollari il patrimonio di Musk (il 60 per cento del quale deriva dalle azioni Tesla), il calo del titolo in borsa ha vanificato i guadagni dovuti alla grossa crescita che c’era stata dopo la vittoria di Trump alle presidenziali dello scorso novembre, quando gli investitori avevano pensato che le aziende di Musk avrebbero potuto beneficiare della benevolenza di Trump.

Negli ultimi mesi ci sono state numerose proteste contro Musk e l’amministrazione Trump davanti alle concessionarie e alle fabbriche Tesla, sia negli Stati Uniti sia fuori. Il crollo principale delle vendite è avvenuto fuori dagli Stati Uniti: in Germania (dove Musk ha interferito nella campagna elettorale per sostenere l’estrema destra neonazista) le immatricolazioni di nuove Tesla sono calate del 76,3 per cento, in Francia del 26 per cento e in Cina del 49 per cento. Al di là delle opinioni di Musk, Tesla sta risentendo della forte concorrenza soprattutto dei produttori di automobili elettriche cinesi e perfino le tradizionali società automobilistiche europee e statunitensi stanno cominciando a investire pesantemente nel settore.

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