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  • Martedì 18 marzo 2025

Netanyahu ha detto che Israele continuerà i bombardamenti nella Striscia di Gaza

Per il primo ministro israeliano gli attacchi della notte scorsa erano «solo l'inizio» e i negoziati proseguiranno «sotto il fuoco»

Benjamin Netanyahu durante il suo discorso
Benjamin Netanyahu durante il suo discorso

Nella serata di martedì in Israele è stato trasmesso un discorso del primo ministro Benjamin Netanyahu. È successo poche ore dopo l’esercito israeliano aveva bombardato varie zone della Striscia di Gaza, soprattutto intorno alle città di Gaza, Rafah e Khan Yunis, rompendo di fatto il cessate il fuoco con Hamas che andava avanti da quasi due mesi.

Con l’attacco della notte scorsa, ha detto Netanyahu, Israele ha ripreso a combattere «a tutta forza», dopo aver fatto «tutti gli sforzi possibili» per ottenere la restituzione degli ostaggi. Netanyahu lo ha sostenuto citando le settimane di estensione del cessate il fuoco e l’invio di delegazioni per i negoziati a Doha e al Cairo, accusando Hamas di aver rifiutato tutte le proposte, tra cui il cosiddetto «piano Witkoff».

Ha aggiunto che questi ultimi bombardamenti sono «solo l’inizio» e che Israele riprenderà a combattere contro Hamas con intensità crescente per ottenere la liberazione di tutti gli ostaggi ancora trattenuti nella Striscia di Gaza. Ha detto che la pressione militare è uno strumento necessario per perseguire quell’obiettivo e che i negoziati «proseguiranno sotto il fuoco».

Citando il fatto che anche nelle ultime ore dallo Yemen sono stati lanciati missili verso Israele da parte degli Houthi, ha espresso gratitudine verso gli Stati Uniti (facendo riferimento al loro attacco di qualche giorno fa contro obiettivi Houthi). Rivolgendosi direttamente agli israeliani, Netanyahu ha infine detto: «abbiamo avuto risultati incredibili finora: insieme stiamo cambiando il volto del Medioriente», e ha insistito sul fatto che niente fermerà Israele dal perseguire i suoi obiettivi militari. Ha concluso dicendo: «vinceremo».

Secondo il ministero della Salute della Striscia negli attacchi della notte scorsa sono state uccise più di 400 persone palestinesi: è stato il giorno con il più alto numero di persone palestinesi uccise dall’inizio della guerra, il 7 ottobre del 2023. Il cessate il fuoco così interrotto era entrato in vigore lo scorso 19 gennaio, dopo quindici mesi di guerra, e da quel momento c’erano stati sporadici scontri, ma i bombardamenti e gli attacchi si erano sostanzialmente fermati.

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