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  • Martedì 18 marzo 2025

Il minuto di silenzio per un ex calciatore che però non era morto, in Bulgaria

La squadra Arda Kardzhali si è dovuta scusare con Petko Ganchev

I calciatori della Nazionale bulgara durante una partita del 2024 (Jurij Kodrun/Getty Images)
I calciatori della Nazionale bulgara durante una partita del 2024 (Jurij Kodrun/Getty Images)
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Domenica scorsa prima della partita del campionato bulgaro di calcio tra Arda Kardzhali e Levski Sofia allo stadio, su iniziativa della squadra di casa, è stato fatto un minuto di silenzio in onore dell’ex calciatore Petko Ganchev, 79 anni, che si credeva fosse morto. Già prima che finisse la partita però sul suo profilo Facebook ufficiale il club si è scusato con il calciatore, che in realtà è vivo, e con i suoi parenti, dicendo di aver «ricevuto informazioni errate sulla sua morte» e augurandogli «molti altri anni di salute» e  «di godere dei successi dell’Arda». Anche i telecronisti della partita, informati dell’errore, lo hanno comunicato.

Ganchev, che da giocatore aveva segnato oltre 100 gol con l’Arda Kardzhali, ha raccontato a bTV che solitamente si guarda tutte le partite della squadra ma che questa volta era un po’ in ritardo perché aveva del lavoro da fare prima. Mentre stava tornando a casa, con la partita iniziata da qualche minuto, ha cominciato a ricevere varie telefonate a cui non ha risposto perché stava guidando, e una volta rientrato in casa ha trovato ad accoglierlo sua moglie in lacrime, convinta anche lei della sua morte.

La partita è finita 1-1; l’Arda Kardzhali è quinto in classifica (su 16 squadre), mentre il Levski Sofia è secondo con 12 punti di svantaggio dalla prima, il Ludogorets.