Il Ruanda ha interrotto le relazioni diplomatiche con il Belgio per le accuse sul suo ruolo nella guerra nella Repubblica Democratica del Congo

Lunedì il Ruanda ha ordinato ai diplomatici belgi di lasciare il paese entro 48 ore: ha interrotto di fatto le relazioni diplomatiche con il Belgio, che ha risposto facendo lo stesso. Secondo il Ruanda, il Belgio lo avrebbe accusato ingiustamente di avere un ruolo nella guerra in corso nella Repubblica Democratica del Congo. Da settimane infatti nella zona di confine tra Repubblica Democratica del Congo e Ruanda ci sono intensi scontri tra l’esercito congolese e i gruppi ribelli, tra cui principalmente l’M23, che secondo le Nazioni Unite e vari paesi occidentali (tra cui il Belgio) sarebbero sostenuti dal Ruanda.
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Il Ruanda ha definito le accuse del Belgio come «pietosi tentativi di sostenere i suoi deliri neocolonialisti», facendo riferimento al periodo tra il 1924 e il 1962 in cui il Ruanda era stato una colonia belga, come altri stati nell’Africa centrale. Domenica il presidente ruandese Paul Kagame aveva già accusato il Belgio di continuare a essere la principale causa di instabilità nella regione: lo aveva accusato di aver dato alla Repubblica Democratica del Congo una parte del territorio del Ruanda negli anni del colonialismo, e di sostenere ora nuove sanzioni internazionali contro il Ruanda.