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  • Lunedì 17 marzo 2025

L’ambizioso progetto per il nuovo stadio del Manchester United

La squadra di calcio inglese ha detto di voler lasciare l'Old Trafford dopo 115 anni, per sostituirlo con un impianto da 100mila posti

Il primo progetto per il nuovo stadio del Manchester United
Il primo progetto per il nuovo stadio del Manchester United (Business Wire/AP)
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Il Manchester United, una delle squadre di calcio più prestigiose e vincenti d’Inghilterra, ha presentato un progetto per costruire un nuovo stadio con cui intende sostituire l’Old Trafford, che è quello in cui la squadra gioca da 115 anni ed è uno dei più importanti e riconoscibili d’Europa. Non è ancora chiaro cosa succederà all’Old Trafford quando il Manchester comincerà a usare il nuovo stadio: inizialmente si pensava che potesse essere usato per ospitare le partite della squadra femminile e delle giovanili, ma al momento l’ipotesi più probabile è che venga demolito (il nuovo stadio dovrebbe essere costruito nella stessa area, vicino all’Old Trafford).

Sarà in ogni caso un grosso cambiamento, ma ritenuto necessario per capitalizzare le molte opportunità economiche che offre oggi uno stadio di proprietà all’avanguardia, per esempio la possibilità di fare accordi di sponsorizzazione o di affittarlo per eventi di altro genere, come i concerti (ma anche per molte altre cose più piccole). Anche l’Old Trafford è di proprietà del Manchester United, ma quando fu costruito all’inizio del Novecento comprensibilmente non venne pensato per scopi diversi dal giocarci a calcio: per un po’ era stata studiata la possibilità di ristrutturare l’Old Trafford in modo da renderlo più adatto alle esigenze moderne, ma alla fine si è deciso che convenisse investire su un impianto del tutto nuovo.

Il progetto è in effetti molto ambizioso: in base ai piani annunciati il nuovo stadio dovrebbe avere 100mila posti, diventando così il più grande d’Inghilterra e uno dei più grandi d’Europa e al mondo. L’Old Trafford ha 75mila posti e negli studi che sono stati fatti si è concluso che non potesse essere ampliato oltre gli 87mila. Wembley, lo stadio della nazionale inglese che è attualmente il più grande del paese, ha circa 90mila posti; il Camp Nou del Barcellona ne ha poco meno di 100mila ma presto arriverà a 105mila posti. Secondo le prime stime diffuse il nuovo Old Trafford dovrebbe costare due miliardi di sterline.

L’Old Trafford, soprannominato “il teatro dei sogni”, è uno stadio particolarmente legato alla sua squadra: dentro ci sono statue e tribune in onore dei più importanti allenatori e calciatori della storia del club. I tifosi comunque sembrano disposti ad accettare di lasciarlo: un sondaggio realizzato l’anno scorso aveva rilevato che più della metà di quelli intervistati era a favore della costruzione di un nuovo stadio rinunciando a quello vecchio. Anche lo storico allenatore Alex Ferguson ha espresso il suo sostegno al nuovo stadio: e la sua opinione conta ancora molto tra i tifosi, dato che ha allenato il Manchester United dal 1986 al 2013 ed è tuttora l’allenatore più vincente della storia del calcio.

Alcuni tifosi e commentatori hanno comunque avanzato qualche dubbio sulla fattibilità economica del progetto, dato che il Manchester United è in perdita da almeno sette anni e ha un debito di circa un miliardo di sterline a causa della complicata gestione dei Glazer, la famiglia statunitense che ha comprato il club nel 2005. Nonostante le grosse spese per migliorare la squadra, che hanno fatto accumulare sempre più debiti, i risultati in classifica sono peggiorati di anno in anno. In questa stagione il Manchester è 14esima in classifica nel campionato inglese, la Premier League: se dovesse finire la stagione in questa posizione, sarebbe il suo peggior risultato sportivo dal 1975.

L’assenza di successi sportivi rilevanti ha inciso negativamente sulle finanze del club, tanto che negli ultimi mesi la società ha licenziato oltre 400 dipendenti e ha aumentato il prezzo dei biglietti per le partite all’Old Trafford. Queste misure hanno peggiorato molto il rapporto tra la società e i tifosi, che negli ultimi anni hanno protestato più volte.

– Leggi anche: Il Manchester United non ne esce

Una delle preoccupazioni principali dei tifosi è proprio che il progetto possa peggiorare ulteriormente la situazione economica del club e di conseguenza dei risultati sportivi, e che il nuovo stadio aumenti ancora una volta i prezzi dei biglietti per le partite. Anche se quest’ultima è una preoccupazione fondata (capita spesso che con il passaggio ad un nuovo stadio il costo dei biglietti aumenti), secondo molte persone il pesante debito del Manchester United non sarebbe necessariamente un ostacolo né un pericolo.

L’esperto di finanza e calcio Kieran Maguire ha detto alla BBC che secondo lui il club potrà accedere senza grandi difficoltà a finanziamenti importanti: dato che uno stadio nuovo è un impianto molto remunerativo, il progetto è visto come un investimento sicuro. Un esempio recente di questo modello è quello del Tottenham, una squadra di Londra che dal 2019 ha inaugurato il suo nuovo stadio, il quale ha generato ricavi tre volte superiori rispetto agli investimenti iniziali. Anche in Italia squadre come Roma, Inter e Milan stanno cercando da anni di costruire un proprio stadio con obiettivi simili (le ultime due di recente hanno fatto un importante passo avanti in questo senso).

Un altro modo con cui lo United potrebbe finanziare il progetto è la vendita dei cosiddetti naming rights, cioè dei diritti di denominazione dello stadio: in questi casi, in cambio di una grande somma di denaro un club vende a una grande azienda o brand il diritto di associare il proprio nome allo stadio, per motivi di sponsorizzazione. Per esempio dal 2017 lo stadio della Juventus, a Torino, si chiama Allianz Stadium dal nome della compagnia assicurativa che lo sponsorizza.

Per alcuni esperti il futuro sponsor del nuovo stadio del Manchester United potrebbe essere INEOS, un’azienda petrolchimica di proprietà di Jim Ratcliffe. Ratcliffe è l’uomo più ricco d’Inghilterra e nel 2024 ha acquistato il 25 per cento del Manchester United, diventandone comproprietario. È lui, ancor più dei Glazer, ad aver insistito nell’ultimo anno affinché la società si dotasse di un nuovo stadio.

Lo stadio sarà realizzato dallo studio di architettura di Norman Foster, che ha presentato anche delle immagini di come lo stadio potrebbe apparire. Foster è uno degli architetti più famosi al mondo e il suo studio ha già realizzato alcuni degli stadi importanti, tra cui Wembley e il Lusail Stadium, dove si è giocata la finale dei Mondiali in Qatar nel 2022.

Foster ha spiegato che lo stadio sarà coperto da una struttura di vetro da cui partiranno tre pali alti circa 200 metri – che richiamano il tridente, un simbolo della squadra – e che coprirà una piazza pubblica «grande il doppio di Trafalgar Square», cioè una delle più importanti e grandi piazze di Londra. La società ha detto questo sarà il «più grande stadio di calcio del mondo», anche se non è chiarissimo da che punto di vista e anzi: è una definizione che sembra solo promozionale e in definitiva falsa, visto che certamente ne esistono di più grandi e capienti. Il progetto prevede anche la costruzione di un quartiere con più di 17mila abitazioni.

Generalmente per costruire uno stadio del genere ci vogliono dieci anni, ma Fosters ha detto che il Manchester United riuscirà ad averlo nella metà del tempo: i pezzi dello stadio saranno prefabbricati a distanza, per poi essere portati e assemblati a Manchester sfruttando la rete di canali che attraversano la città.