In Toscana la piena è passata senza fare altri danni
Dopo che alcune località della provincia di Firenze erano state allagate; ma resta il livello di allerta rossa fino alle 14 di sabato

Nelle prime ore di sabato il colmo della piena dell’Arno, cioè il livello massimo raggiunto dalla portata del fiume a causa delle piogge abbondanti di ieri, ha attraversato varie città toscane, tra cui Firenze e Pisa, senza esondazioni. Varie località della regione tuttavia sono state parzialmente allagate: venerdì mattina a Sesto Fiorentino è esondato il torrente Rimaggio e le strade e i negozi di una parte del centro si sono riempiti di acqua e fango. A Vicchio, nella valle del Mugello, sempre in provincia di Firenze, è esondata la Sieve: una decina di abitazioni e la zona industriale del paese di 8mila abitanti sono state allagate.
Almeno fino alle 14 di sabato la Protezione civile ha esteso l’allerta rossa, che indica situazioni meteorologiche in cui persone e cose rischiano di subire gravi danni, per le province di Livorno, Pisa, Prato, Pistoia, Lucca e Firenze. A Firenze, dove non ci sono stati allagamenti, scuole, cimiteri, mercati, parchi e giardini rimarranno chiusi per oggi. Le scuole rimarranno chiuse anche a Sesto Fiorentino, Livorno, Lucca, Pistoia, Prato e in numerosi comuni delle province.
Per il pomeriggio di sabato infatti sono previste altre piogge: non dovrebbero essere abbondanti come quelle di venerdì, ma dato che i fiumi sono già molto pieni e il terreno è intriso d’acqua la situazione rimane rischiosa. Pioverà soprattutto nel bacino dell’Arno, tra le province di Livorno, Pisa, Prato e Pistoia.
I problemi maggiori dovuti agli allagamenti ci sono stati in provincia di Firenze, dove secondo quanto comunicato dal presidente della Regione Toscana Eugenio Giani 1.471 persone sono rimaste isolate e 248 sono state evacuate; la fornitura di corrente elettrica è stata interrotta per 1.267 utenze. Il livello della piena a Pisa è stato abbassato utilizzando lo scolmatore dell’Arno, un canale che ha inizio vicino a Pontedera e finisce in mare: quando l’acqua nel fiume supera certi livelli, una parte viene sviata nel canale aprendo le paratie di una diga.
Nel corso della notte anche nella pianura della Romagna, colpita da tre alluvioni negli ultimi due anni, c’è stato il passaggio della piena dei fiumi, ma non ci sono state esondazioni. Venerdì nelle zone dell’Appennino c’erano state alcune frane, soprattutto nella zona di Marradi, ancora in provincia di Firenze, dove la piena del fiume Lamone ha raggiunto i massimi livelli storici. Il Lamone è esondato più a valle a Brisighella, in provincia di Ravenna, ma non nei comuni della pianura, come Faenza.