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  • Sabato 15 marzo 2025

Nella città della prossima COP sul clima si costruisce una tangenziale nella foresta

Belém si trova nell'Amazzonia brasiliana e il progetto è stato giudicato contraddittorio rispetto all'obiettivo della conferenza

La freccia indica il cantiere di una superstrada a Belém, in Brasile, in una fotografia satellitare prodotta coi dati raccolti tra l'ottobre e il dicembre del 2024 (Unione Europea, Copernicus Sentinel-2)
La freccia indica il cantiere di una superstrada a Belém, in Brasile, in una fotografia satellitare prodotta coi dati raccolti tra l'ottobre e il dicembre del 2024 (Unione Europea, Copernicus Sentinel-2)
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La trentesima conferenza delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico, la COP30, si terrà a novembre a Belém, una città brasiliana che si trova nell’Amazzonia. Assorbendo grandi quantità di anidride carbonica, la foresta pluviale di questa regione sudamericana dà un contributo fondamentale alla regolazione del clima dell’intero pianeta: per questo il presidente del Brasile Luiz Inácio Lula da Silva ha già definito «storica» la COP del 2025. Per la stessa ragione la stampa brasiliana e internazionale danno molta attenzione alle infrastrutture che si stanno costruendo a Belém in vista del grande evento. Tra queste c’è una tangenziale a quattro corsie lunga 13,3 chilometri che taglia in due un pezzo di foresta a est della città che è all’interno di una zona protetta.

La costruzione della strada, chiamata Avenida Liberdade, è stata approvata lo scorso giugno dal governo del Pará, lo stato brasiliano di cui Belém è capitale, e dovrebbe ridurre il traffico all’interno della città. Il progetto per costruirla esisteva fin dal 2012 ma era sempre stato accantonato per il suo impatto ambientale. È stato ripensato in vista della COP30, insieme ad altri interventi infrastrutturali, per «preparare» e «modernizzare» la città, secondo le parole di Adler Silveira, segretario alle Infrastrutture del governo del Pará.

Durante le due settimane della COP30 Belém dovrà ospitare più di 50mila persone, secondo le previsioni degli organizzatori della conferenza, compresi molti capi di stato e di governo. Lula ha detto che la COP sarà un’opportunità per parlare dei problemi dell’Amazzonia, mostrare a tutto il mondo sia la foresta stessa che le iniziative portate avanti dal governo brasiliano per proteggerla. Ma come tutti i grandi eventi internazionali, come le Olimpiadi, la conferenza è vista anche come un’occasione per migliorare i servizi della città per chi ci abita, a lungo termine.

Si stanno costruendo nuovi hotel e un parco da 500mila metri quadrati, e si stanno espandendo sia il porto che l’aeroporto della città, che si trova a circa 140 chilometri dall’oceano Atlantico sulle rive del fiume Guamá. Attualmente dall’aeroporto possono passare 7 milioni di passeggeri all’anno: dopo i lavori questo dato raddoppierà. Belém è comunque già oggi una città grande: ha 1,3 milioni di abitanti.

Un'immagine panoramica di Belém

Belém, in Brasile, il 27 settembre 2024 (AP Photo/Paulo Santos)

Parlando con BBC News, che questa settimana ha dedicato un articolo al cantiere dell’Avenida Liberdade, Silveira l’ha definita «un importante intervento per la mobilità» ma anche una «superstrada sostenibile». Il progetto infatti prevede un’illuminazione alimentata da pannelli fotovoltaici, delle corsie per le biciclette e degli attraversamenti per gli animali selvatici. La separazione dell’area forestale in due infatti impedirebbe agli animali terrestri di passare da una parte all’altra.

Nonostante le rassicurazioni dello stato del Pará il progetto è stato criticato sia dagli scienziati che si occupano di conservazione degli ambienti naturali che da alcune comunità che vivono all’interno della foresta. Un uomo che vive a circa 200 metri da dove si sta costruendo la strada e otteneva parte del suo reddito dalla raccolta delle bacche di acai nell’area ora occupata dal cantiere ha detto a BBC News di non aver ricevuto compensazioni da parte dello stato e di temere che la realizzazione della strada porterà maggiore deforestazione in futuro, dato che renderà l’area più accessibile.

L’articolo pubblicato da BBC News ha avuto eco su molti altri giornali internazionali e l’organizzazione brasiliana della COP30 ha diffuso un comunicato per dire che il progetto dell’Avenida Liberdade non è stato pensato dal governo federale brasiliano e che non rientra nei 33 progetti infrastrutturali che ha pianificato in vista della conferenza sul clima.

– Leggi anche: Le conferenze dell’ONU sul clima andrebbero fatte diversamente?