A che punto sono i colloqui per il cessate il fuoco in Ucraina
Trump ha definito «produttivi» quelli con la Russia, che però sta prendendo tempo: intanto i leader europei si sono di nuovo incontrati

Sabato mattina c’è stato un incontro in remoto fra 26 leader europei e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sulla proposta di cessate il fuoco nell’invasione russa in Ucraina, avanzata congiuntamente dall’Ucraina e dagli Stati Uniti martedì scorso. Durante la conferenza stampa che ha seguito l’incontro il primo ministro britannico Keir Starmer, che l’aveva organizzato, ha detto che la cosiddetta «coalizione dei volenterosi» sta crescendo e che sta entrando in una «fase operativa», annunciando che nei prossimi giorni i capi militari dei paesi europei si incontreranno a Londra per parlare ancora della questione.
Starmer non è entrato nel dettaglio dei temi affrontati durante l’incontro, ma ha detto che i leader hanno discusso ancora su cosa fare con i beni finanziari russi congelati dalle sanzioni internazionali in Occidente e ha fatto di nuovo riferimento alla possibilità di inviare in Ucraina delle truppe europee in funzione di peacekeeping. Nel pomeriggio di sabato Alexander Stubb, il presidente della Finlandia, che condivide un lungo confine con la Russia, ha detto a BBC News che è ancora «troppo presto» per parlare dell’invio di soldati in Ucraina.
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha confermato in una nota di aver preso parte all’incontro (la sua partecipazione era stata in dubbio fino all’ultimo), ma ha ribadito che l’Italia non parteciperà all’invio di soldati in Ucraina qualora i leader europei lo approvassero. Meloni è notoriamente contraria a questa proposta, che reputa fra le altre cose poco saggia.
Venerdì il presidente statunitense Donald Trump aveva definito «buoni e produttivi» i colloqui avvenuti giovedì tra l’inviato speciale degli Stati Uniti Steve Witkoff e i rappresentanti della Russia a Mosca, dove Witkoff era andato per discutere della proposta sul cessate il fuoco. Alla fine della giornata la Russia aveva detto di condividere il «cauto ottimismo» degli Stati Uniti sulle trattative in corso.
La proposta però deve ancora essere approvata dalla Russia, il cui presidente Vladimir Putin sta prendendo tempo. Aveva dato una prima risposta giovedì, esprimendo un assenso molto cauto e preliminare al riguardo ma aggiungendo che ci sono ancora molte «questioni» da chiarire. Zelensky aveva risposto accusando Putin di aver dato una risposta «manipolatoria», che serviva solo a bloccare l’avanzamento della diplomazia e guadagnare tempo in un momento in cui le operazioni militari della Russia stanno avendo successo, specialmente nella regione russa del Kursk, occupata dall’Ucraina.
Sabato l’Ucraina ha negato che le sue truppe siano accerchiate nella regione, cosa che invece ha detto Putin negli ultimi giorni. È comunque certo che le truppe russe stiano avanzando rapidamente nel Kursk e mettendo in difficoltà quelle ucraine.
Anche il primo ministro britannico Keir Starmer aveva detto che Putin «non prende sul serio la pace» e che l’incontro con i leader europei era necessario per evitare che Putin «giochi» con le proposte sul cessate il fuoco degli Stati Uniti.
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