Ad Agrigento sono saltati i primi eventi dell’anno da capitale della cultura

Perché mancavano i soldi per finanziarli, mentre la Fondazione organizzatrice sta cercando di approvare un bilancio

(ANSA/ ALFREDO PECORARO)
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Due importanti eventi previsti nel programma di Agrigento Capitale della Cultura 2025 sono stati rimandati perché mancano i soldi necessari per realizzarli, a conferma delle grosse difficoltà organizzative del progetto che dovrebbe mettere in mostra le ricchezze culturali della città siciliana. Il primo evento era un incontro con i filosofi Massimo Cacciari, Vito Mancuso e Marcello Veneziani che si sarebbe dovuto tenere il 9 aprile, mentre il secondo era l’Efebo d’Oro, un premio cinematografico che avrebbe dovuto essere assegnato dal 27 al 29 marzo dopo una rassegna di proiezioni. Finora non sono state annunciate le date in cui i due eventi verranno eventualmente recuperati.

L’organizzazione della rassegna di eventi che dovrebbero tenersi nel corso dell’anno ad Agrigento sta andando male. Secondo quanto scrive Repubblica Palermo, la Fondazione Agrigento 2025 non ha potuto stanziare i soldi per pagare i voli e gli ospiti dell’incontro tra Cacciari, Mancuso e Veneziani, e lo stesso problema ha compromesso i premi cinematografici. Il Centro di ricerca per la narrativa e il cinema, l’ente responsabile, ha motivato la cancellazione con la «perdurante assenza di certezze in merito al sostegno economico».

Gli incarichi da “capitali della cultura” esistono dal 2015 su iniziativa del ministero della Cultura, e hanno l’obiettivo di valorizzare e divulgare il patrimonio culturale del territorio nazionale. Ad Agrigento però le cose sono cominciate subito male. Già a gennaio infatti c’erano stati imbarazzi e polemiche per via di alcune strutture fatiscenti, per la cartellonistica sciatta e per le pessime condizioni di alcune strade, che in vista dell’arrivo del presidente della Repubblica Sergio Mattarella erano state asfaltate frettolosamente coprendo i tombini, che poi erano stati cercati coi metal detector.

– Leggi anche: L’anno di Agrigento da capitale della cultura non è partito benissimo

Maria Teresa Cucinotta, a capo della Fondazione Agrigento 2025, ha detto in un’intervista a Repubblica che da quando ha ottenuto l’incarico un mese fa ha trovato «un clima da tutti contro tutti». Era stata scelta per sostituire Giacomo Minio, spinto alle dimissioni a fine gennaio dopo che erano emersi i primi problemi. Cucinotta ha provato a dare rassicurazioni sul fatto che «molto presto» sarà approvato un bilancio che permetterà di stanziare i fondi necessari per gli eventi. Quelli cancellati, dice, verranno recuperati.

Sempre la mancanza di un bilancio ha complicato l’assunzione di alcune figure professionali che mancherebbero nella struttura che organizza la manifestazione. Un bando per trovare un consulente giuridico-amministrativo è stato ritirato, mentre in precedenza la Fondazione aveva cercato anche un nuovo responsabile dell’ufficio stampa. Sul sito ufficiale l’ultimo comunicato stampa risale al 18 gennaio.