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  • Venerdì 14 marzo 2025

Nella Svizzera francese i treni sono più in ritardo che in quella tedesca

Nella prima da tempo si investe meno nelle ferrovie, e ora i cantieri per rinnovarle hanno peggiorato la situazione

Un treno in Svizzera (Andreas Stroh/ZUMA Press Wire)
Un treno in Svizzera (Andreas Stroh/ZUMA Press Wire)
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Le differenze culturali e politiche fra le parti della Svizzera in cui si parla francese e quelle in cui si parla tedesco sono note nel paese come Röstigraben, cioè “barriera dei rösti”, un piatto a base di patate tipico della parte tedesca. Quest’espressione negli ultimi anni è stata applicata anche al divario fra la rete ferroviaria delle due zone: quella tedesca è moderna ed estremamente puntuale, mentre quella francese lo è meno, a causa di investimenti molto minori dei governi locali e dell’azienda ferroviaria federale (FFS nella sigla italiana).

Le ferrovie svizzere dividono il paese in quattro regioni: est, ovest, sud e centro. La Svizzera francese ricade interamente nella parte ovest, che è anche quella dove si registrano meno treni in orario (cioè con un ritardo inferiore ai tre minuti): nel 2024 erano il 91,9 per cento. Nelle altre tre regioni erano il 94 per cento, e negli anni precedenti è capitato che il divario fosse anche maggiore. La differenza è sottile, ma rafforza una percezione diffusa nella Svizzera francese di essere spesso trascurata nei progetti di investimento federali. In Italia, per fare un confronto, nel 2023 i treni in orario (che per Trenitalia sono quelli con un ritardo inferiore ai cinque minuti) erano il 93,4 per cento per quanto riguarda i regionali e l’89,1 per cento per i treni a media e lunga percorrenza.

La Svizzera occidentale rappresenta circa il 40 per cento della superficie, della popolazione e del PIL del paese, ma nel piano di investimenti sulle ferrovie annunciato dal governo federale nel 2018 riceverà solo il 21 per cento dei 12 miliardi di franchi (pari a 12 miliardi e mezzo di euro) stanziati fino al 2035, quindi circa due miliardi e mezzo di franchi. Se da questi poi si escludono i fondi destinati al grosso cantone di Berna (che è il più esteso del paese ed è principalmente di lingua tedesca) la percentuale scende al 12 per cento.

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Il problema è particolarmente sentito dai 70mila pendolari che ogni giorno si spostano fra le due città più grandi della Svizzera francese, Losanna e Ginevra. Le città distano una sessantina di chilometri l’una dall’altra: nel 2001 ci volevano 31 minuti per andare dall’una all’altra in treno, con una velocità media di 117 chilometri orari. Nel dicembre del 2024 FFS ha aggiornato le tabelle degli orari di percorrenza dei treni: ora i treni più veloci collegano le due città in 39 minuti, cioè il 26 per cento di tempo in più, con una velocità media di 93 chilometri orari. Nella Svizzera tedesca al contrario i tempi di percorrenza negli ultimi anni sono diminuiti.

Il prolungamento dei tempi di percorrenza sulle ferrovie della Svizzera francese è stato deciso proprio per aumentare la puntualità dei treni e per permettere di completare più agevolmente alcuni lavori sulle infrastrutture, che lì sono molto più datate che nel resto del paese. Le prime ferrovie in Svizzera risalgono all’Ottocento, e non sempre sono state mantenute in maniera adeguata.

Il divario con la parte tedesca è cresciuto soprattutto a partire dalla seconda metà del Novecento: fra gli anni Cinquanta e Ottanta a Zurigo, la città più grande della Svizzera e di lingua tedesca, la rete ferroviaria e quella dei trasporti pubblici locali ricevettero grossi investimenti, mentre i cantoni di lingua francese preferirono investire su strade e autostrade. Solo negli ultimi vent’anni le spese per l’aggiornamento delle ferrovie sono aumentate.

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