La Banca centrale europea ha autorizzato Unicredit ad aumentare fino al 29,9 per cento la sua quota nella banca tedesca Commerzbank

Sulla sinistra, il palazzo della sede di Unicredit a Milano (AP Photo/Luca Bruno)
Sulla sinistra, il palazzo della sede di Unicredit a Milano (AP Photo/Luca Bruno)

La Banca centrale europea ha autorizzato Unicredit, la seconda banca italiana, ad aumentare fino al 29,9 per cento la sua quota in Commerzbank, importante banca tedesca e sua diretta concorrente in Europa. Attualmente Unicredit controlla circa il 28 per cento di Commerzbank, di cui il 9,5 per cento sono azioni e il restante 18,5 strumenti derivati, con i quali si era impegnata a comprare le azioni corrispondenti se avesse ricevuto le autorizzazioni necessarie da parte delle autorità competenti. La decisione della BCE era una di quelle più importanti e molto attesa, ma manca ancora l’approvazione dell’Autorità federale tedesca per la concorrenza.

Unicredit in Germania possiede anche la HypoVereinsbank, con sede a Monaco; a settembre dell’anno scorso aveva iniziato le operazioni per acquisire quote di Commerzbank, nel tentativo di allargare la propria quota di mercato in Germania. La cosa aveva creato una certa irritazione nel governo tedesco, che prima di tutta l’operazione era primo azionista di Commerzbank e non voleva cederla a una banca straniera. A dicembre la Germania aveva chiesto a Unicredit di rinunciare all’aumento delle sue quote, con la preoccupazione che il gruppo italiano si espandesse troppo nel settore bancario della Germania. Quella richiesta aveva solo valore politico e non era vincolante. Attualmente Unicredit è impegnata in Italia in un’altra grossa operazione di acquisizione, quella di banco BPM, per cui sta attendendo ugualmente le autorizzazioni necessarie.