L’ennesima estate senza gare per le spiagge di Ostia
I giudici del TAR hanno dato ragione agli imprenditori balneari che avevano fatto ricorso contro il bando del comune

Il tribunale amministrativo del Lazio ha accolto la richiesta di sospensiva del bando di gara pubblicato a metà febbraio dal comune di Roma per la gestione di 31 concessioni balneari della spiaggia di Ostia. I giudici hanno accolto il ricorso degli imprenditori balneari che contestavano le regole della gara, la prima pubblicata dal comune dopo anni di proroghe contrarie alle regole sulla concorrenza. Il ricorso sarà discusso nel merito il prossimo ottobre, ma nel frattempo il comune dovrà decidere come gestire le spiagge durante la prossima estate.
Il comune di Roma aveva pubblicato le gare in seguito alla scadenza di 31 concessioni per la gestione di stabilimenti balneari e ristoranti. I bandi servono per permettere a chiunque di presentare un’offerta e gestire un bene pubblico come le spiagge. In Italia tutto questo non accade da decenni: nonostante i richiami dell’Unione Europea, i governi che si sono succeduti hanno continuato a prorogare le concessioni limitando la concorrenza.
Dopo anni di dibattiti e ricorsi, solo lo scorso settembre il governo ha approvato un decreto-legge che stabilisce tra le altre cose che si dovranno avviare le gare entro il giugno del 2027. Alcuni comuni, tra cui quello di Roma, ne hanno già approfittato.
Dopo la pubblicazione del bando, lo scorso febbraio, gli imprenditori balneari hanno presentato un ricorso al TAR contestando alcune regole tra cui l’obbligo di pagare una royalty al Comune in base al fatturato di ogni stabilimento, in aggiunta al canone dovuto all’Agenzia del demanio. I balneari si sono opposti anche alla durata delle concessioni di un solo anno, appellandosi alla legge nazionale che prevede una durata massima di cinque anni. I giudici hanno accolto questi rilievi sostenendo che potrebbero esserci dei problemi di uniformità delle regole a livello nazionale, per cui si sono presi qualche mese per esaminare la questione giuridica.
Ora il comune di Roma deve capire cosa fare per garantire servizi e pulizia delle spiagge. Il sindaco Roberto Gualtieri potrebbe firmare un’ordinanza per introdurre l’ennesima proroga delle concessioni agli stessi gestori, ma la soluzione non è così semplice perché lo scorso anno la procura di Roma aveva avviato una serie di controlli sulle concessioni scadute. «Ora ci appelliamo al Consiglio di Stato: se i giudici ci dicono di andare in proroga, prorogheremo le concessioni anche se non siamo d’accordo», ha detto giovedì l’assessore al Patrimonio Tobia Zevi.
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