L’Antitrust ha aperto un’istruttoria contro Eni Plenitude per possibile pratica commerciale scorretta

Venerdì 14 marzo l’Autorità garante della concorrenza e del mercato (AGCM, meglio nota come Antitrust) ha avviato un’istruttoria, cioè un’indagine, nei confronti di Eni Plenitude, l’azienda di proprietà di Eni che fino al 2022 si chiamava Eni gas e luce, per possibile pratica commerciale scorretta nei confronti dei consumatori. Nello specifico Plenitude è sospettata di non aver comunicato il rinnovo delle condizioni economiche di fornitura delle offerte luce e gas, come per esempio un cambiamento nel modo di calcolare il prezzo del gas e dell’energia elettrica, impedendo così ai propri utenti di esercitare il loro diritto di scegliere se recedere dal contratto.
La procedura di istruttoria è il provvedimento con cui l’AGCM avvia formalmente un’indagine nei confronti di un’azienda o di un ente pubblico per verificare presunti comportamenti scorretti, in questo caso nei confronti dei consumatori. Quella nei confronti di Plenitude è stata avviata dopo che, tra maggio e settembre del 2024, l’AGCM aveva ricevuto numerose segnalazioni da parte degli utenti con contratto di fornitura energetica con l’azienda. Secondo quanto riportato nel comunicato dell’AGCM, giovedì i funzionari dell’agenzia, insieme alla Guardia di Finanza, hanno effettuato un’ispezione nelle sedi di Plenitude e di Eni. Se l’istruttoria confermasse un comportamento scorretto, Plenitude potrebbe essere multata.