Ci sarà un’altra edizione del festival musicale peggiore della storia?

Sono in vendita i biglietti per un altro Fyre Festival, ma non sono nemmeno stati chiesti i permessi all'isola che dovrebbe ospitarlo

Un fermoimmagine del sito del Fyre Festival 2
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Da questa settimana sono in vendita i biglietti per la seconda edizione del Fyre Festival, un evento musicale presentato come un’esperienza di lusso che si tenne per la prima volta alle Bahamas nella primavera del 2017, ma che diventò famoso perché venne chiuso in anticipo per via di gravi disservizi, che portarono molti a definirlo il peggior festival musicale della storia. Per quella vicenda il suo organizzatore, Billy McFarland, fu condannato a sei anni di prigione per una serie di reati, fra cui principalmente quello di frode: ne scontò quasi quattro prima di uscire nel 2022 e ancora oggi deve ai suoi investitori e alle persone che comprarono i biglietti nel 2017 circa 26 milioni di dollari.

La nuova edizione dovrebbe svolgersi dal 30 maggio al 2 giugno a Isla Mujeres, un’isola messicana vicina alla costa di Cancún, una delle località più turistiche del Messico. Il governo locale dell’isola però ha detto che per il momento non sono stati richiesti o approvati permessi per fare un festival. Non sono stati neanche annunciati i musicisti e i dj che dovrebbero esibirsi. L’unica cosa disponibile sono 2mila biglietti che costano dai 1.400 a 1,1 milioni di dollari: quest’ultimo tipo include l’ingresso per otto persone, il biglietto aereo di andata e ritorno da Miami, un giro in elicottero e il pernottamento in uno yacht con quattro cabine o una villa con quattro camere da letto.

La comunicazione per l’evento è piuttosto simile a quella della prima edizione, che era stata presentata come un’esperienza di lusso analoga a quella del Coachella, un festival tra i più importanti al mondo che si tiene ogni anno in California e a cui partecipano sempre moltissime celebrità. Alla promessa di un’esperienza esclusiva si aggiunge quella, nelle parole di McFarland, di far «entrare nella storia» gli «amanti dell’avventura che si fideranno della nostra visione».

Non è affatto scontato che questa seconda edizione del Fyre Festival si terrà, e non solo per l’esperienza del 2017. McFarland aveva già annunciato una possibile seconda edizione ad agosto 2023, mettendo in vendita 100 biglietti a circa 500 dollari, che finirono in un giorno. Dalle prime informazioni il festival si sarebbe dovuto tenere a dicembre del 2024 sempre su un’isola delle Bahamas, ma a settembre del 2024 McFarland aveva spostato la data ad aprile del 2025, dicendo che sarebbero stati presto messi in vendita nuovi biglietti. Oggi il sito e tutti i profili social che facevano riferimento a quella proposta non esistono più.

Nel 2017 McFarland mise insieme una squadra di persone e finanziatori, tra cui il rapper Ja Rule, per organizzare quello che aveva presentato come un festival musicale esclusivo per persone molto ricche, pubblicizzato con un video promozionale a cui parteciparono alcune delle più celebri modelle al mondo, fra cui Emily Ratajkowski, Bella Hadid e Hailey Baldwin. Come per questa seconda edizione, era possibile comprare biglietti il cui prezzo andava da alcune migliaia a centinaia di migliaia di dollari.

L’assoluta impreparazione di McFarland e dei suoi soci rese il festival un disastro e fu necessario l’intervento del governo delle Bahamas, che annullò il festival durante la sua prima e unica esibizione musicale.

– Leggi anche: Il festival musicale peggiore della storia?

Quando i partecipanti arrivarono infatti non trovarono niente di quello per cui avevano pagato. La maggior parte dei musicisti annunciati – dai Major Lazer ai Blink 182 – aveva annullato la loro partecipazione pochi giorni prima dell’evento. I partecipanti, fra cui molti influencer, furono costretti a dormire in tende per gli sfollati degli uragani, peraltro semidistrutte da un acquazzone la sera prima del festival, e a mangiare del cibo molto simile a quello che si troverebbe in un campeggio. Quando provarono a tornare a casa il giorno dopo, non c’erano aerei per trasportarli e dovettero passare decine di ore nel piccolo aeroporto locale. McFarland e Ja Rule furono citati in giudizio per 100 milioni di dollari in una causa collettiva intentata da vari partecipanti al festival che erano rimasti bloccati sull’isola. 

L’evento fu talmente caotico, fallimentare e assurdo da aver ispirato due documentari usciti nel 2019: Fyre – La più grande festa mai avvenuta, su Netflix, e Fyre Fraud, uscito per la piattaforma americana Hulu.