Il Regno Unito ha sospeso parzialmente gli aiuti al Ruanda per il suo coinvolgimento nella guerra nella Repubblica Democratica del Congo

Miliziani dell'M23 e soldati ruandesi al confine fra il Ruanda e la Repubblica Democratica del Congo vicino a Goma, il 29 gennaio 2025 (AP Photo/Brian Inganga)
Miliziani dell'M23 e soldati ruandesi al confine fra il Ruanda e la Repubblica Democratica del Congo vicino a Goma, il 29 gennaio 2025 (AP Photo/Brian Inganga)

Il Regno Unito ha limitato alcune forme di aiuti finanziari e militari al Ruanda a causa del suo presunto coinvolgimento nella guerra nell’est della Repubblica Democratica del Congo: è il primo paese occidentale a farlo da quando alla fine di gennaio il gruppo ha occupato Goma, la più importante città nella zona. Nel conflitto dall’inizio dell’anno sono state uccise 7mila persone. Le Nazioni Unite e la maggior parte della comunità internazionale accusano il Ruanda di sostenere il gruppo ribelle M23, che nell’ultimo mese ha occupato Goma e Bukavu, un’altra importante città congolese. Il governo ruandese ha negato le accuse.

Già nel 2012 il gruppo M23 aveva occupato Goma, ma aveva dovuto ritirarsi perché moltissimi paesi avevano sospeso gli aiuti al Ruanda, che anche al tempo sosteneva i ribelli. Ora però il Ruanda è uno dei paesi africani con l’economia più solida, ed è molto meno dipendente di un tempo dagli aiuti internazionali.

Il Regno Unito fra le altre cose sospenderà i finanziamenti diretti al governo ruandese, ma non quelli che servono ad aiutare «i più poveri e vulnerabili», limiterà la collaborazione commerciale, revisionerà tutte le licenze per l’esportazione di armi verso il paese e non ne addestrerà le forze armate. L’Unione Europea sta discutendo se ridurre o sospendere gli aiuti che invia al paese, e il Ruanda stesso ha deciso di sospendere un programma di collaborazione con il Belgio, dopo che il governo belga, sostenitore di quello congolese, aveva avviato una revisione degli aiuti. Il governo statunitense aveva già sospeso gli aiuti militari al Ruanda nel 2023, sempre per il suo presunto supporto al gruppo M23.

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