La procura di Milano sta indagando X per l’omesso versamento di 12,5 milioni di euro di IVA

La procura di Milano sta indagando il social network X per l’omesso versamento di 12,5 milioni di euro di IVA, l’imposta sul valore aggiunto della produzione e sullo scambio di beni e servizi. L’indagine deriva da controlli svolti dalla Guardia di finanza sul periodo compreso tra il 2016 e il 2022, lo stesso anno in cui il social network fu comprato dall’imprenditore miliardario Elon Musk. Secondo la Guardia di finanza, la registrazione degli utenti su X è da considerarsi tassabile perché se da un lato comporta la possibilità di iscriversi gratuitamente al social network, dall’altro l’azienda ottiene accesso ai dati personali degli utenti, che permettono di generare ampi profitti.
In gergo questa pratica si chiama “permuta di beni differenti”. La Guardia di finanza aveva concluso le proprie indagini lo scorso aprile, e a fine gennaio l’Agenzia delle Entrate aveva notificato le proprie conclusioni a X. Secondo quanto riferito da Repubblica, ora la procura di Milano ha aperto un fascicolo per dichiarazione infedele, il reato che si verifica quando vengono presentati dichiarazioni o documenti fiscali con dati falsi, incompleti o non veritieri.
La stessa questione è al centro delle indagini che sempre la procura di Milano sta conducendo su Meta, l’azienda che controlla Facebook, Instagram e WhatsApp, accusata di non aver versato più di 870 milioni di euro di IVA. Le fonti sentite da Reuters hanno detto che entrambe le società hanno alcune settimane per dare riscontro all’Agenzia delle Entrate.
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