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  • Martedì 25 febbraio 2025

Cos’è questa storia dell’avvocata che ha denunciato il presidente della Puglia

Nancy Dell'Olio dice di aver lavorato per un anno e mezzo senza contratto per un'agenzia regionale, e per questo ha fatto causa a Michele Emiliano

Nancy Dell'Olio nel 2012 (LaPresse)
Nancy Dell'Olio nel 2012 (LaPresse)

Nel fine settimana il Corriere del Mezzogiorno ha pubblicato un’intervista che sta agitando parecchio la politica pugliese. L’intervistata è l’avvocata Nancy Dell’Olio, nata a New York da una famiglia originaria di Bisceglie, un comune della provincia di Barletta-Andria-Trani, che per qualche anno è stata “ambasciatrice” della Puglia nel mondo, come lei stessa si definisce ancora su Instagram. Al Corriere Dell’Olio ha detto di avere denunciato la Regione Puglia e il presidente Michele Emiliano, del Partito Democratico, perché avrebbe lavorato per un anno e mezzo per l’agenzia regionale per il turismo senza che il suo contratto fosse stato rinnovato. Ha detto di essere stata presa in giro e che dall’altra parte «c’è stata malafede».

Sven-Goran Eriksson e Nancy Dell’Olio a Bastad, in Svezia, 12 luglio del 2002 (AP Photo/Henrik Montgomery/Pressens Bild)

Le sue dichiarazioni sono state molto riprese in questi giorni dai giornali anche perché ha raccontato di un «atteggiamento ambiguo» che Emiliano avrebbe avuto nei suoi confronti. Non è una storia del tutto nuova però: a maggio dell’anno scorso ne aveva già parlato la stessa Dell’Olio annunciando che avrebbe denunciato la Regione Puglia «per danni materiali, per aver danneggiato la mia reputazione, per aver intaccato il mio vero capitale fatto di conoscenze e relazioni e, infine, per danni psicologici». Aveva detto di essere stata ingannata e di essere delusa per il fatto che Emiliano non avesse fatto nulla per «preservare il rapporto umano».

Dal canto suo, il presidente della Puglia ha definito la storia raccontata da Dell’Olio «roba vecchia». Intanto però la vicenda è diventata un caso politico: per via delle modalità con cui era stato dato l’incarico a Dell’Olio e delle promesse che lei stessa ha raccontato di avere ricevuto, la coordinatrice di Fratelli d’Italia a Bari, Antonella Lella, l’ha accostata al caso che in estate aveva riguardato Maria Rosaria Boccia e l’ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. Alcuni consiglieri regionali di FdI hanno chiesto l’audizione di Dell’Olio in commissione.

Dell’Olio dice che i suoi rapporti con Emiliano sono iniziati nel 2018. Quell’anno Rocco Forte, titolare di una catena di alberghi di lusso, le chiese di aiutarlo a comprare la masseria Torre Maizza a Savelletri di Fasano, in provincia di Brindisi, che è anche il posto dove si è tenuto il G7 l’anno scorso. All’epoca Dell’Olio era già molto bene inserita: oltre a essere cresciuta in parte a Bisceglie e a essersi laureata in giurisprudenza all’università di Bari, negli anni aveva fatto conoscere la Puglia nel Regno Unito con le sue attività all’Accademia Apulia UK, un’organizzazione non profit. Anche per questo suo impegno nel 2014 le era stata conferita l’onorificenza di Cavaliere al merito della Repubblica.

Dell’Olio era conosciuta anche perché fu a lungo la compagna dell’allenatore svedese Sven-Goran Eriksson, morto la scorsa estate e molto noto in Italia per aver allenato la Lazio. Eriksson fu anche commissario tecnico della Nazionale inglese dal 2001 al 2006, un periodo in cui la relazione con Dell’Olio finì spesso sui tabloid britannici. Vantava inoltre conoscenze piuttosto prestigiose, come quella dell’allora principe Carlo e dell’ex primo ministro britannico Tony Blair.

Nancy Dell’Olio all’uscita del West End Restaurant di Londra, 12 luglio 2005 (Lee Scott/LMkMedia/LaPresse)

Nel 2018 quindi, per aiutare Forte, Dell’Olio chiese a un amico di famiglia, il senatore del PD Francesco Boccia, di presentarle Emiliano. Si incontrarono per la prima volta, stando al suo racconto, in un bar di Bari a ottobre. La sera successiva si videro di nuovo per cena «all’Hotel delle Nazioni. Il presidente bloccò tutta la sala ristorante, eravamo soli. L’effetto fu molto divertente, sembrava una scena da film», ha detto Dell’Olio al Corriere del Mezzogiorno. In quell’occasione Emiliano le disse che l’avrebbe voluta a capo di Pugliapromozione, l’agenzia regionale per il turismo.

Lei accettò ma secondo la sua ricostruzione l’idea di Emiliano fu parecchio osteggiata dalla giunta, tanto che il presidente dovette «studiare una soluzione per infilarmi in Regione dalla finestra». La proposta successiva le fu presentata a fine maggio del 2019 al Circolo della Vela di Bari: prevedeva un suo inserimento in Pugliapromozione, tramite un bando, come figura senior con un contratto da rinnovare ogni sei mesi. Per questa tipologia di rapporto Michele Masneri la definì ironicamente sul Foglio «un’ambasciatrice co.co.co.» (un riferimento alla sigla con cui viene chiamato il contratto di lavoro a collaborazione coordinata e continuativa, che prevede un rapporto di lavoro flessibile, a metà tra il subordinato e l’autonomo).

Il suo incarico di esperta senior “per le attività di pubbliche relazioni internazionali per i pugliesi” fu presentato a luglio all’ambasciata italiana a Londra. Dell’Olio dice che nei mesi successivi Emiliano «ebbe un atteggiamento ambiguo» nei suoi confronti. Il lavoro procedette fino a quando nel 2021 la giunta regionale commissariò Pugliapromozione e, racconta Dell’Olio, il commissario straordinario sospese tutte le proroghe dei contratti. Nel 2022 anche il contratto di Dell’Olio non fu rinnovato ma lei continuò comunque a lavorare per l’agenzia perché, a suo dire, tutti la rassicurarono che ci sarebbe poi stato il rinnovo. L’oggetto della denuncia contro Emiliano e la Regione è quindi questo periodo in cui avrebbe lavorato senza contratto (e quindi senza stipendio).

Al Corriere del Mezzogiorno ha raccontato di aver provato più volte a parlare con Emiliano senza successo e di avere vinto poi un bando per il Teatro Pubblico Pugliese, per il quale però non avrebbe mai ricevuto una nomina. Ha detto che in quel periodo iniziò a stare male e che da allora è in cura da un neurologo. Ha annunciato inoltre che in estate uscirà un instant book – come vengono chiamati i libri prodotti e pubblicati in tempi molto rapidi – che conterrà «rivelazioni gravissime» su questa storia.

Dell’Olio ha infine detto di avere già inviato una lettera di diffida a Emiliano e alla Regione Puglia sul suo mancato rinnovo circa un anno fa, e di non avere mai ricevuto una risposta. Per questa ragione ha deciso di fare causa.

– Leggi anche: Com’era iniziato il caso Boccia-Sangiuliano