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  • Mercoledì 19 febbraio 2025

Oltre 150 pseudorche si sono spiaggiate in Tasmania, e dovranno essere soppresse

Perché salvare gli individui di questa specie di cetacei è impossibile, per l'inaccessibilità del posto

(Department of Natural Resources and Environment Tasmania, NRE via AP)
(Department of Natural Resources and Environment Tasmania, NRE via AP)
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Mercoledì mattina su una spiaggia della costa nord occidentale della Tasmania, in Australia, sono stati trovati 157 cetacei spiaggiati, della specie delle pseudorche (Pseudorca crassidens). Circa 90 animali erano ancora vivi quando sono stati avvistati da un uomo che stava andando a pescare. Veterinari ed esperti che sono intervenuti poco dopo hanno concluso che fossero lì già da almeno 24 ore, e che fosse impossibile salvarli.

Kris Carlyon, biologo di un programma di salvaguardia degli animali marini, ha detto ai media locali che il problema è che la spiaggia, che si trova vicino alla cittadina di Arthur River, non è raggiungibile con mezzi di trasporto sufficientemente grandi da portare le attrezzature necessarie a rimettere gli animali in acqua. Sono stati comunque fatti due tentativi con due animali, ma senza risultati: per via delle onde molto impetuose, infatti, entrambi non sono riusciti ad allontanarsi e sono tornati a bloccarsi sulla spiaggia.

Gli esperti e addetti intervenuti sul posto hanno deciso di sopprimere tutti gli esemplari ancora vivi per evitare loro ulteriori sofferenze. L’operazione verrà eseguita, come spesso in questi casi, con colpi di armi da fuoco. Il problema dopo sarà decidere cosa fare delle decine di carcasse che rimarranno sulla spiaggia, che è per altro un luogo che fa parte del patrimonio culturale della comunità aborigena della zona. Il dipartimento per la Tutela dell’ambiente ha sottolineato in una conferenza stampa che i cetacei sono animali protetti anche da morti, e per questo una delle proposte emerse finora è di lasciarli semplicemente dove sono.

(Department of Natural Resources and Environment Tasmania, NRE via AP)

Le pseudorche sono tra le specie di delfinidi più grandi che esistano, con lunghezze fino ai 6 metri e un peso che può arrivare anche a 3 tonnellate. In Australia gli spiaggiamenti di massa non sono rari e la stragrande maggioranza si concentra in Tasmania, soprattutto sulla costa occidentale: il più grave di tutti risale al 2020, quando furono trovati circa 450 cetacei, e poi altre due volte era successo nel 2022. Solitamente però coinvolgono i globicefali, mentre le pseudorche non venivano trovate spiaggiate in massa da circa cinquant’anni, secondo quanto dichiarato dal Tasmania Parks and Wildlife Service.

Le cause dello spiaggiamento non sono note, come spesso in questi casi. Fenomeni simili possono dipendere da molti fattori, principalmente naturali e legati in generale alla perdita dell’orientamento. Succedono da sempre, specialmente con le specie, come i globicefali e le pseudorche, che vivono in grossi gruppi e hanno una struttura sociale molto coesa. Negli anni sono state proposte anche teorie che collegano gli spiaggiamenti a cause artificiali, come l’utilizzo dei sonar da parte delle navi e l’innalzamento delle temperature dei mari, ma non ci sono ancora vere certezze.

– Ascolta anche: Sonar, un podcast del Post sul linguaggio delle balene