Trump e Musk stanno continuando a licenziare dipendenti federali
Tra cui quelli di agenzie che si occupano di armi nucleari, pandemie e riscossione delle tasse, provocando molti problemi

La scorsa settimana la nuova amministrazione statunitense di Donald Trump ha licenziato migliaia di dipendenti federali con l’obiettivo di ridurre drasticamente le spese del governo. I licenziamenti sono stati voluti da Trump e da Elon Musk, l’uomo più ricco al mondo, che guida un apposito ente chiamato “dipartimento per l’efficienza del governo” (DOGE). Oltre ad aver sconvolto la vita di decine di migliaia di persone, i licenziamenti stanno creando problemi in diversi settori dell’amministrazione pubblica.
Reuters ha calcolato che venerdì sono stati licenziati 9.500 dipendenti federali dei dipartimenti che si occupano di Energia, Affari interni, Agricoltura, Risorse umane, oltre che del sostegno ai reduci delle forze armate. Molti di loro erano probationary employee: sono i dipendenti che erano stati assunti da meno di un anno e che non avevano ancora ottenuto uno status permanente e tutti i benefit che di solito spettano ai dipendenti federali. I metodi sono stati piuttosto bruschi: alcuni dipendenti hanno raccontato di non aver più avuto accesso alla propria mail prima ancora di aver saputo del licenziamento.
A questi si aggiungono i circa 75mila dipendenti che nelle scorse settimane avevano accettato un incentivo all’uscita proposto dall’amministrazione Trump, e i circa 2mila dipendenti dell’agenzia USAID, che si occupa di cooperazione internazionale, finiti in una specie di limbo dopo che un giudice federale aveva bloccato il loro congedo forzato (che l’amministrazione Trump vuole comunque applicare).
Nel futuro prossimo ci si aspettano altre riduzioni. Trump ha detto più volte che l’amministrazione federale è «rigonfia» e piena di «persone non necessarie». Nei giorni scorsi alcuni funzionari di DOGE hanno «vagato di agenzia in agenzia, sono entrati nei sistemi informatici e hanno scavato nei vari bilanci», scrive Associated Press, per individuare dipendenti da licenziare, anche dentro agenzie che fanno un lavoro estremamente delicato. Alla fine della scorsa settimana alcuni funzionari di DOGE sono entrati nella sede centrale dell’Internal Revenue Service (IRS), l’agenzia delle entrate statunitense, mentre martedì hanno ottenuto le liste dei probationary employee del dipartimento di Stato.
I licenziamenti stanno comunque creando qualche disagio e tensioni nell’attività dell’amministrazione. Alcuni giorni fa era circolata la notizia che l’amministrazione Trump intendesse cancellare un programma di addestramento per funzionari in grado di individuare nuove epidemie: nel weekend si è capito che in realtà il programma non sarà cancellato.
Una cosa simile è successa anche alla National Nuclear Security Administration (NNSA), un’agenzia che si occupa della manutenzione dell’arsenale nucleare statunitense. Circa 350 dipendenti dell’agenzia erano stati licenziati dai funzionari di DOGE nell’ambito di una riduzione di circa 2.000 dipendenti del dipartimento dell’Energia, da cui dipende la NNSA. Alcuni giorni dopo l’amministrazione Trump ha bloccato il licenziamento dei 350 dipendenti.
«I funzionari di DOGE non hanno la minima idea delle cose di cui si occupano questi dipartimenti», ha detto ad Associated Press Daryl Kimball, direttore generale dell’ong Arms Control Association. Sulle reali competenze dei funzionari di DOGE è in corso da settimane un certo dibattito, alimentato dal fatto che diverse delle cifre e dei dati sui presunti tagli al governo federale pubblicati sul loro sito sembrano non tornare: il New York Times in particolare ha scoperto che una voce di spesa il cui taglio secondo DOGE ha fatto risparmiare 8 miliardi di dollari pesava sul bilancio per 8 milioni di dollari all’anno.
Nei giorni scorsi i procuratori generali di 14 stati governati dal Partito Democratico hanno chiesto a un tribunale federale di bloccare l’accesso di DOGE e la possibilità di licenziare dipendenti e funzionari pubblici: martedì un giudice federale ha stabilito che almeno per il momento DOGE potrà continuare a operare come fatto nelle ultime settimane.