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  • Mercoledì 19 febbraio 2025

Anche la procura generale brasiliana dice che Bolsonaro progettò un colpo di Stato nel 2022

Per ribaltare il risultato delle elezioni e restare al potere

(AP Photo/Bruna Prado, File)
(AP Photo/Bruna Prado, File)

In Brasile la procura generale dello Stato ha denunciato l’ex presidente Jair Bolsonaro, accusandolo di aver progettato un colpo di Stato per restare al potere dopo le elezioni del 2022 vinte dal suo avversario, Luiz Inácio Lula da Silva (noto semplicemente come Lula). Alle stesse conclusioni era giunta lo scorso novembre la polizia federale al termine di un’indagine durata due anni, dopo la quale era compito della procura generale analizzare le prove e decidere se rinviare a giudizio gli accusati o chiedere l’archiviazione.

Ora la denuncia verrà sottoposta alla Corte Suprema del Brasile, che deciderà se Bolsonaro dovrà andare a processo e se ordinarne l’arresto anche prima del giudizio. In caso di condanna l’accusa chiede per Bolsonaro tra i 12 e 40 anni di carcere, anche se secondo gli analisti politici e i giornali brasiliani difficilmente l’ex presidente potrebbe ricevere una sentenza così severa. Insieme a lui la procura ha accusato anche altre 33 persone.

Il progetto di colpo di Stato di cui è accusato Bolsonaro era ampio e dettagliato, e avrebbe previsto di annullare il risultato del voto e di sciogliere i tribunali servendosi dell’esercito (che invece in gran parte non lo sostenne). Secondo l’accusa Bolsonaro sarebbe stato messo al corrente e avrebbe approvato anche un piano per assassinare Lula, il suo vicepresidente Geraldo Alckmin e il giudice della Corte Suprema Alexandre de Moraes.

Dopo le elezioni vinte da Lula alla fine del 2022, l’8 gennaio del 2023 migliaia di sostenitori di Bolsonaro assaltarono le istituzioni brasiliane, attaccando le sedi del parlamento, della Corte Suprema e dell’ufficio presidenziale a Brasilia, la capitale.

– Leggi anche: L’assalto al parlamento e agli edifici governativi brasiliani da parte dei sostenitori di Jair Bolsonaro

Dopo la denuncia Bolsonaro ha diffuso un comunicato in cui ha definito le accuse politicamente motivate e un modo per truccare le prossime elezioni prima che avvengano. Si è anche paragonato al presidente statunitense Donald Trump, suo alleato politico, che a sua volta negli ultimi anni ha subìto un processo per aver cercato di ribaltare il risultato delle elezioni vinte da Joe Biden nel 2020.

Nel 2026 in Brasile sono in programma nuove elezioni presidenziali, ma nel 2023 Bolsonaro era stato dichiarato ineleggibile per otto anni dalla Corte elettorale. Lui sostiene ancora di potersi candidare, e il suo partito ha presentato una proposta di legge per permetterglielo.