Il gip di Milano ha respinto la richiesta di arresti domiciliari per l’architetto Stefano Boeri nell’indagine sulla biblioteca BEIC

Il giudice per le indagini preliminari (gip) di Milano ha respinto la richiesta di arresti domiciliari per l’architetto Stefano Boeri nell’indagine sul concorso per assegnare la progettazione della Biblioteca Europea di Informazione e Cultura (BEIC), nella zona est di Milano. Il gip ha invece deciso che per un anno, in via cautelare, Boeri non potrà stipulare contratti con la pubblica amministrazione.
Boeri, che ha 68 anni ed è uno dei più famosi architetti italiani, è indagato per turbativa d’asta e falso per il suo ruolo di membro della commissione che nel 2022 assegnò il progetto della BEIC a un gruppo di studi di architettura guidati da Onsitestudio. Secondo l’accusa Boeri si sarebbe messo d’accordo con alcuni membri del gruppo vincitore per truccare il concorso a loro favore. Boeri si è sempre dichiarato innocente.
Insieme a lui è indagato un altro noto architetto italiano che era membro della commissione BEIC, Cino Zucchi: anche per lui il gip di Milano ha respinto la richiesta di arresti domiciliari e ordinato che non potrà far parte di commissioni giudicatrici per otto mesi.