Per il secondo giorno consecutivo un gruppo di hacker filorusso ha attaccato i siti di alcune istituzioni italiane

Il gruppo di hacker filorusso NoName057(16) ha attaccato per il secondo giorno consecutivo i siti di alcune istituzioni italiane. Il gruppo ha detto di aver preso di mira il sito della Guardia di finanza (che è rimasto inaccessibile per buona parte della mattina) e quello del ministero delle Imprese e del Made in Italy (che apparentemente funzionava), oltre a specifiche sezioni dei siti di alcuni altri ministeri. Le conseguenze degli attacchi in ogni caso sembrano piccole. Gli attacchi di lunedì e martedì sono una ritorsione per un discorso pronunciato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella il 5 febbraio, in cui veniva fatto un parallelismo fra l’invasione russa dell’Ucraina e le guerre della Germania nazista.
I siti coinvolti sono stati colpiti con un DDoS (acronimo di “distributed denial of service”), una delle modalità più comuni per questo tipo di attacchi, che consiste nel generare una grande richiesta di accessi contemporanei a un sito internet in modo da saturare il sistema e renderlo irraggiungibile.
Secondo molti osservatori e politici europei negli ultimi anni il governo russo ha intensificato una campagna di attacchi informatici e atti di sabotaggio contro i paesi europei, ma al momento non ci sono prove che abbia legami con questo attacco. Recentemente anche la portavoce del ministero degli Esteri russo, Marina Zakharova, aveva criticato le dichiarazioni di Mattarella, dicendo anche che non sarebbero rimaste «senza conseguenze».