Poste Italiane e Cassa Depositi e Prestiti si sono scambiate le loro partecipazioni in Tim e in Nexi

(ANSA/GIUSEPPE LAMI)
(ANSA/GIUSEPPE LAMI)

Sabato il consiglio di amministrazione di Poste Italiane e quello di Cassa Depositi e Prestiti (CDP) hanno formalizzato uno scambio di partecipazioni, con cui Poste ha acquisito l’intera quota di CDP nell’azienda di telecomunicazioni Tim, pari al 9,81 per cento della società, cedendo a sua volta a CDP una quota del 3,78 per cento di Nexi, società che si occupa di pagamenti digitali.

CDP è una società che ha partecipazioni in moltissime aziende italiane per conto dello Stato, ed è controllata dal ministero dell’Economia: possiede il 35 per cento di Poste Italiane, e aveva già una quota in Nexi, che ha aumentato al 18,25 per cento; è invece uscita del tutto dal capitale di Tim. L’operazione fa parte di un più ampio processo di riassetto del settore delle telecomunicazioni ma soprattutto di Tim, azienda reduce da anni di crisi che sta cercando di rilanciarsi: recentemente ha venduto la sua rete di infrastrutture a un consorzio guidato dal fondo statunitense, con l’obiettivo di ripianare parte dei suoi debiti.

CDP e Poste Italiane hanno motivato l’operazione con ragioni industriali: CDP punta al rafforzamento della presenza nel settore dei pagamenti digitali, in crescita, e Poste cerca invece di intensificare i rapporti commerciali con Tim per la fornitura dei suoi servizi.

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