La donna che aveva accusato i rapper Jay-Z e Sean “Diddy” Combs di averla stuprata quando aveva 13 anni ha ritirato la denuncia

Sean “Diddy” Combs e Jay-Z a bordo campo mentre guardano una partita di basket
Sean “Diddy” Combs e Jay-Z a una partita di basket NBA a New York, il 15 febbraio 2015 (AP Photo/Kathy Willens)

La donna che a dicembre aveva accusato i musicisti Jay-Z e Sean “Diddy” Combs di averla stuprata nel 2000, quando lei aveva 13 anni, ha ritirato la denuncia contro entrambi. Non è indicata alcuna ragione specifica nei documenti allegati al ritiro della denuncia, che era stata depositata presso la corte federale di Manhattan.

Secondo l’accusa i fatti sarebbero avvenuti nel 2000, dopo che l’autista della limousine di Combs aveva offerto alla ragazza un passaggio per andare a una festa organizzata dopo la cerimonia degli MTV Music Awards a New York. Jay-Z e Combs (noto anche come Puff Daddy o P. Diddy) l’avrebbero quindi violentata a turno dopo che lei aveva bevuto un drink che l’aveva fatta sentire «stordita». Jay-Z, che da subito aveva negato qualsiasi suo coinvolgimento nei fatti contestati, ha definito l’accusa una «storia di fantasia» e «una vittoria» la decisione della donna di ritirare la denuncia.

Combs, uno dei musicisti e produttori discografici più famosi e influenti degli ultimi decenni, è attualmente in un carcere di New York in attesa di un processo in cui rischia dai 15 anni all’ergastolo. Era stato arrestato a settembre, a seguito di decine di denunce per abusi sessuali e tratta di esseri umani, in un caso di cui si era parlato molto, paragonato a quello di Jeffrey Epstein.