Nella Repubblica Democratica del Congo i ribelli sono entrati a Bukavu
È la seconda città più grande dell'est del paese, e una sua conquista sembra molto probabile

Nella Repubblica Democratica del Congo i ribelli del gruppo M23 sono entrati a Bukavu, capoluogo della regione orientale di Kivu Sud e seconda città più grande dell’est del paese dopo Goma, anch’essa in mano ai ribelli.
I ribelli sono entrati in città venerdì sera, dopo aver preso il controllo di varie città limitrofe e dell’aeroporto che si trova circa 30 chilometri a nord di Bukavu, mentre l’esercito congolese si è ritirato senza opporre resistenza. Il gruppo M23 al momento, comunque, non ha conquistato Bukavu, ma potrebbe farlo nelle prossime ore se l’esercito dovesse arrendersi come aveva fatto già in altre città.
Il 27 gennaio i ribelli dell’M23 avevano preso il controllo di Goma, capoluogo della regione di Kivu Nord, molto ricca di metalli preziosi, dopo un’offensiva militare che andava avanti dal 2021. Gli scontri tra esercito e miliziani avevano causato centinaia di morti, migliaia di feriti e moltissimi sfollati, che si erano aggiunti alle centinaia di migliaia già presenti nel paese. Dopo aver preso Goma uno dei leader del gruppo aveva detto che l’obiettivo dell’M23 era conquistare il potere in tutto il paese e rovesciare il governo dell’attuale presidente, Felix Tshisekedi.
Il 3 febbraio i ribelli avevano dichiarato un cessate il fuoco unilaterale e la sospensione dei combattimenti contro l’esercito congolese, ma lo avevano violato solamente due giorni dopo, attaccando la città di Nyabibwe, a circa 100 chilometri da Bukavu. Nel dichiarare il cessate il fuoco i ribelli avevano detto che la sospensione dei combattimenti era stata decisa per «motivi umanitari». Da subito però la stabilità del cessate il fuoco era sembrata piuttosto fragile. Fonti dell’esercito del paese avevano detto che i ribelli avrebbero sfruttato il cessate il fuoco per prendere tempo e riorganizzarsi.
Il governo della Repubblica Democratica del Congo ha accusato il Ruanda, paese che si trova vicino al confine con la regione di Goma, di sostenere i ribelli del gruppo M23: il Ruanda ha negato formalmente di fornire sostegno al gruppo, ma questo è stato confermato dalle Nazioni Unite, dagli Stati Uniti e dai servizi di intelligence di vari paesi occidentali.
Intanto il presidente congolese Felix Tshisekedi si trova a Monaco di Baviera, in Germania, dove è in corso da venerdì la conferenza sulla Sicurezza, un evento annuale a cui partecipano anche altri leader europei e mondiali, dove aveva chiesto un aiuto internazionale per contenere le violenze, e sanzioni contro il Ruanda. Dopo la notizia dell’entrata dei ribelli a Bukavu è previsto che torni nel suo paese in anticipo.
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