Per la polizia tedesca l’attacco a Monaco di Baviera è stato di matrice islamista
Ma non ci sono prove che l’autore facesse parte di un’organizzazione: nell'incidente sono state ferite 36 persone

Le autorità tedesche hanno detto che l’investimento di più di 30 persone di giovedì a Monaco di Baviera, nel sud della Germania, è stato un atto intenzionale di matrice islamista. La procuratrice dell’unità antiterrorismo Gabriele Tilmann ha detto che lo ha confermato il giovane uomo a bordo dell’auto, durante un interrogatorio. Al momento non ci sono prove che l’autore dell’attacco abbia legami con organizzazioni terroristiche islamiste: prima di essere arrestato aveva gridato «Allah Akbar», un’espressione che letteralmente significa “Dio è il più grande” ma che da anni in Occidente è associata appunto ad attentati di matrice islamista.
Giovedì il governatore della Baviera, Markus Söder (della CSU, di centrodestra), aveva detto che era stato «presumibilmente un attentato».
Attorno alle 10:30 di giovedì l’uomo aveva investito diverse persone che stavano partecipando a una manifestazione sindacale a Monaco di Baviera alla guida di una Mini Cooper di colore beige, per poi essere arrestato subito dopo. È un cittadino afghano di 24 anni che viveva in Germania da qualche anno: contrariamente a quanto avevano detto inizialmente anche alcuni politici locali, non aveva precedenti penali, aveva un regolare permesso di soggiorno e non aveva ricevuto un decreto di espulsione. Venerdì è anche stato aggiornato il numero dei feriti nell’incidente: sono almeno 36, e non più 30 come noto fino a venerdì mattina, tra cui bambini e due persone ferite in modo grave.
L’incidente è avvenuto nella zona di Stiglmaierplatz, dove era in corso una manifestazione del sindacato Ver.Di (sta per Vereinte Dienstleistungsgewerkschaft, ed è un’unione dei principali sindacati del settore terziario), a cui stavano partecipando almeno 1.500 persone. Il corteo stava andando da lì alla vicina Königsplatz quando, secondo le ricostruzioni della polizia, la Mini Cooper si è avvicinata da dietro, ha superato l’auto di scorta della polizia e ha accelerato investendo alcuni dei partecipanti.
Un agente ha sparato un colpo di pistola nel tentativo di farla fermare. Quando l’uomo alla guida è stato arrestato era ferito in modo lieve, ma non a causa dello sparo.
I giornali tedeschi scrivono che l’uomo arrestato si chiama Farhad N. (il cognome non è stato comunicato per ragioni di privacy). «Secondo le nostre informazioni attuali, la presenza in Germania dell’autore [dell’investimento] era assolutamente legale», ha detto in serata il ministro dell’Interno bavarese Joachim Herrmann, anche lui della CSU (che è l’ala locale dell’Unione Cristiano-Democratica nazionale).

L’auto viene rimossa dal luogo dell’investimento, il 13 febbraio (Matthias Balk/dpa via AP)
Farhad N. è nato nel 2001 a Kabul, la capitale dell’Afghanistan. Nel 2016 era arrivato in Germania, attraverso l’Italia, come richiedente asilo minorenne non accompagnato. Quattro anni dopo l’esame della sua richiesta d’asilo si era effettivamente concluso con un rifiuto e con la richiesta di lasciare il paese, ma in seguito un tribunale gli aveva consentito di restare perché stava svolgendo un tirocinio. Nel 2021 aveva infine ottenuto un normale permesso di soggiorno.
Inizialmente lo stesso Herrmann aveva detto che l’autore dell’investimento era stato espulso dal paese, e che era già noto alla polizia per reati legati allo spaccio. Non era vero e il ministro si è corretto anche su questo aspetto: Farhad N. non aveva precedenti penali. Dopo aver terminato gli studi e un tirocinio, aveva lavorato come guardia di sicurezza nei negozi per due agenzie: per questo risultava il suo coinvolgimento in alcuni processi per furto, ma come testimone e non come accusato.
Secondo le fonti dei giornali tedeschi, Farhad N. non era noto ai servizi segreti. Gli investigatori hanno esaminato i profili social che hanno ricondotto al giovane, che adesso sono oscurati: c’erano alcuni post legati alla religione musulmana, che la polizia ha esaminato e sta valutando. In uno degli ultimi era scritto: «Forse domani non sarò più qui».
Giovedì la polizia ha perquisito l’appartamento dell’uomo nella zona di Solln, il quartiere più a sud di Monaco. Attorno alle 20 di giovedì sera la Mini Cooper è stata rimossa dal luogo dell’investimento e la strada è stata riaperta al traffico. Secondo le autorità, l’investimento non era collegato alla conferenza sulla Sicurezza di Monaco, un summit organizzato da privati che inizia venerdì per cui è previsto l’arrivo in città di numerosi leader politici internazionali.