La Bielorussia ha liberato tre persone detenute, tra cui un cittadino statunitense e il giornalista bielorusso Andrey Kuznechyk

Alexander Lukashenko, Minsk, Bielorussia, 26 gennaio 2025 (AP Photo/Pavel Bednyakov)
Alexander Lukashenko, Minsk, Bielorussia, 26 gennaio 2025 (AP Photo/Pavel Bednyakov)

La Bielorussia ha rilasciato tre persone detenute nelle proprie carceri: un cittadino statunitense di cui non si hanno informazioni, una donna bielorussa sostenitrice dell’opposizione e Andrey Kuznechyk, giornalista bielorusso di Radio Free Europe/Radio Liberty, un sito d’informazione specializzato nell’area della Russia e dei paesi limitrofi finanziato dagli Stati Uniti. Il rilascio di Kuznechyk e delle altre due persone è avvenuto a poche ore dalla liberazione di Marc Fogel, uno dei pochi cittadini americani ancora in prigione in Russia dopo il grande scambio di prigionieri che ci fu lo scorso agosto. Il presidente russo Vladimir Putin è uno dei principali alleati del presidente bielorusso Alexander Lukashenko, riconfermato per un settimo mandato qualche settimana fa.

Kuznechyk era stato arrestato il 25 novembre del 2021 vicino a casa sua, a Minsk. Inizialmente condannato a dieci giorni di carcere per reati di teppismo non era stato più rilasciato, ma nuovamente accusato per «aver creato o partecipato a un’organizzazione estremista». L’8 giugno del 2022 il giornalista era stato condannato a sei anni di carcere dopo un processo durato solo poche ore. Diverse organizzazioni per i diritti umani si erano mobilitate per Kuznechyk respingendo le accuse a suo carico e parlandone come di un prigioniero politico rimasto coinvolto nell’ampia campagna di repressione contro i media indipendenti portata avanti dal presidente Alexander Lukashenko.

Negli ultimi anni Lukashenko ha rafforzato la repressione di ogni forma di dissenso. Secondo Viasna, una ong bielorussa che si occupa di difesa dei diritti umani, nel paese ci sono attualmente 1.229 prigionieri politici in carcere, tra cui lo stesso fondatore di Viasna, Ales Bialiatski, che nel 2022 fu tra i vincitori del premio Nobel per la Pace. Sempre secondo Viasna nel 2024 sono state condannate almeno 1.721 persone per reati politici, e 5.800 per violazioni amministrative, sempre con motivazioni politiche.