In Germania i controlli rafforzati alle frontiere resteranno in vigore per altri sei mesi, fino al 15 settembre

Mercoledì la ministra dell’Interno tedesca Nancy Faeser ha prorogato di sei mesi i controlli rafforzati alle frontiere di terra del paese. I controlli aggiuntivi erano entrati in vigore lo scorso 16 settembre, e sarebbero dovuti scadere il 15 marzo: ora la data è stata spostata al 15 settembre. Per giustificare la proroga Faeser ha detto che, secondo i dati della polizia federale tedesca, dallo scorso settembre sono stati individuati 80mila ingressi illegali, compiuti 47mila respingimenti e arrestate 1.900 persone sospettate di essere legate alla tratta di esseri umani.
Il governo tedesco aveva deciso di istituire controlli più severi alle sue frontiere per ridurre l’immigrazione irregolare, uno dei temi al centro della campagna elettorale per le elezioni del prossimo 23 febbraio. La decisione era stata criticata dai governi di alcuni paesi confinanti, e aveva provocato reazioni piuttosto negative nell’Unione Europea. Non è comunque la prima volta che succede: negli ultimi anni diversi paesi europei, tra cui l’Italia, hanno aumentato i controlli alle frontiere per periodi di tempo più o meno lunghi, adducendo ragioni legate all’immigrazione o alla sicurezza.
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