Per estrarre il corpo di un camionista precipitato in una voragine in una strada giapponese potrebbero volerci oltre tre mesi

In Giappone nelle ultime due settimane i soccorritori non sono riusciti a estrarre un camionista che il 28 gennaio era precipitato con il suo mezzo in un grosso buco apertosi nell’asfalto di una strada di Yashio, una cittadina a nord-est della capitale Tokyo, ed è quasi sicuramente morto. Secondo il governatore della locale regione di Saitama per riuscirci sarà necessario costruire una deviazione della fognatura per svuotare il condotto dove si ritiene si trovi l’uomo intrappolato: per farlo ci vorranno circa tre mesi. L’ultimo contatto dei soccorritori con il camionista risale a poco dopo l’incidente, quando una seconda frana aveva ricoperto il veicolo.
Nei giorni successivi all’incidente una gru aveva permesso di rimuovere il rimorchio del camion, ma non la motrice, che è stata individuata solo recentemente tramite un drone in una condotta fognaria alla base della voragine, larga venti metri. I soccorritori però al momento non possono accedervi a causa del livello dell’acqua e dell’alta concentrazione di acido solfidrico, un gas tossico ed esplosivo. L’amministrazione locale aveva da subito chiesto agli abitanti delle città circostanti (in totale 1 milione e 200mila persone) di limitare i propri consumi d’acqua, per ridurre il flusso nelle condutture che passano sotto alla voragine, e ordinato l’evacuazione delle case nel raggio di 200 metri dal luogo dell’incidente. Secondo le autorità locali il crollo è stato causato dalla rottura di un tubo delle fognature.
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