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  • Sabato 1 febbraio 2025

Israele ha liberato 183 prigionieri palestinesi, in cambio di tre ostaggi israeliani

Hamas ha detto che circa un centinaio sono abitanti della Striscia di Gaza arrestati dopo il 7 ottobre 2023: è il quarto scambio di questo tipo dall'inizio del cessate il fuoco

L'ostaggio israeliano Ofer Kalderon circondato da miliziani di Hamas prima di essere consegnato alla Croce Rossa a Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza, il 1° febbraio 2025 (AP Photo/Abdel Kareem)
L'ostaggio israeliano Ofer Kalderon circondato da miliziani di Hamas prima di essere consegnato alla Croce Rossa a Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza, il 1° febbraio 2025 (AP Photo/Abdel Kareem)
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Sabato Israele ha liberato 183 prigionieri palestinesi detenuti nelle sue carceri dopo che poche ore prima Hamas aveva liberato tre ostaggi israeliani dalla Striscia di Gaza, come parte degli accordi per il cessate il fuoco tra Israele e Hamas, iniziato lo scorso 19 gennaio. I pullman con a bordo i prigionieri palestinesi sono arrivati a Ramallah, in Cisgiordania, fra le 11 e le 13. Secondo quanto riferito da Hamas, il gruppo è composto da 18 persone che stavano scontando l’ergastolo, 54 con condanne a lungo termine e 111 abitanti della Striscia di Gaza arrestati dopo l’attacco del 7 ottobre 2023.

I tre ostaggi israeliani liberati sono Yarden Bibas, Ofer Kalderon e Keith Siegel: i primi due sono stati rilasciati a Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza, intorno alle 8 di mattina ora italiana, mentre il terzo, che ha anche la cittadinanza statunitense, è stato liberato nella città di Gaza, nel nord della Striscia, circa un’ora e mezzo dopo.

Bibas, Kalderon e Siegel sono tre uomini civili imparentati con altre persone prese in ostaggio negli attacchi del 7 ottobre 2023. La moglie di Siegel e i figli di Kalderon erano stati liberati durante una breve tregua tra Israele e Hamas nel novembre del 2023, mentre nel caso della famiglia di Bibas la questione è più complicata: Yarden Bibas è il padre di Kfir e Ariel Bibas, che avevano rispettivamente nove mesi e quattro anni al momento del loro rapimento, e marito di Shiri Bibas.

Hamas ha detto che i tre sono stati uccisi in un bombardamento israeliano nel 2023, ma Israele dice di non avere informazioni che possano confermarlo. Secondo i termini del cessate il fuoco se fossero stati vivi avrebbero dovuto essere liberati prima degli uomini (cosa che non è successa). La restituzione dei corpi degli ostaggi morti in prigionia invece è prevista per le successive fasi del cessate il fuoco.

L'ostaggio vestito di grigio e rosso, cammina dopo essere sceso da una macchina nera, circondato da miliziani di Hamas vestiti con abiti militari, il volto coperto da passamontagna neri e la fascia verde in testa con la bandiera di Hamas

L’ostaggio Yarden Bibas durante il suo rilascio (AP Photo/Abdel Kareem)

Il loro rilascio è avvenuto in modo molto più ordinato rispetto a quello di giovedì, in cui tre ostaggi israeliani e cinque ostaggi thailandesi erano stati liberati in mezzo a un’enorme folla di persone palestinesi che si erano riunite per assistere alla scena, formando una calca che aveva rallentato il trasferimento degli ostaggi. Nelle foto e nei video della scena era visibile una degli ostaggi, Arbel Yehud, con un’aria evidentemente spaventata mentre veniva scortata verso i mezzi della Croce Rossa.

Il modo caotico con cui era avvenuto il trasferimento era stato duramente criticato dal primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, che aveva per questo ritardato la liberazione dei prigionieri palestinesi di qualche ora, dopo aver ottenuto garanzie dai mediatori che durante gli scambi successivi gli ostaggi sarebbero stati liberati in modo più ordinato e sicuro, come è successo sabato.

– Leggi anche: Israele ha liberato 110 prigionieri palestinesi, in cambio di 3 ostaggi rilasciati a Gaza